Cronaca di Redazione , 17/02/2022 20:00

Le problematiche dello switch off digitale in Veneto: Ministero e Raiway ascoltino le emittenti

Impianto antenne televisive
Impianto antenne televisive

Lettera degli editori televisivi sulle problematiche dello switch off digitale in Veneto:

“In Veneto il problema non è la mancanza di capacità trasmissiva (nella rete di secondo livello addirittura è rimasta una quota di banda inutilizzata) bensì la concreta ricevibilità del segnale della rete locale di primo livello gestita da Raiway, ove vengono trasmessi tutti le emittenti venete con dignità di impresa. Durante l’iter di pianificazione, tale frequenza di primo livello è stata, infatti, assoggettata a dei vincoli radioelettrici che costituiscono, di fatto, insormontabili limitazioni che, pur garantendo la copertura, ne pregiudicano l’effettivo servizio in quanto non è possibile una analoga ricevibilità dei segnali rispetto alle emittenti nazionali per ciò che concerne le direzioni di trasmissione ed il puntamento delle antenne riceventi degli utenti e la potenza dei segnali stessi.

In particolare, uno studio indipendente commissionato dalle emittenti locali del Veneto, ha dimostrato che su gran parte delle province di Verona e Mantova, sulla provincia di Rovigo e sulla parte orientale della provincia di Venezia, per rispettare questi vincoli, il segnale locale arriverebbe con un livello decisamente inferiore a quello delle reti nazionali, tale da garantire una copertura solo teorica ma non un effettivo servizio, in quanto gli apparati riceventi degli utenti sono tarati per ricevere il livello medio di segnale delle emittenti nazionali (per intensità e direzione d’antenna) e non riceverebbero un segnale nettamente inferiore per intensità o proveniente da direzioni differenti.

Non si può infatti immaginare, infatti, che si possa garantire un effettivo servizio agli utenti se, in una determinata zona, i livelli dei vari segnali, nazionali e locali, non risultano tutti praticamente analoghi, per intensità e direzione, al netto di limitate tolleranze, dato che solamente in tale ipotesi i centralini delle abitazioni degli utenti, soprattutto quelli a larga banda, svolgono il loro lavoro in modalità ottimale.

Ieri notte tutte le forze politiche si sono rese conto della grave problematica e hanno approvato all’unanimità un emendamento al decreto ‘Milleproroghe’ che consente di istituire un tavolo tecnico al Ministero dello Sviluppo Economico per ‘’valutare modalità alternative di applicazione dei vincoli interni della pianificazione di cui alla delibera 39/19/cons, comunque salvaguardando in ogni caso la sostanza dei diritti acquisiti dai soggetti interessati’’. In concreto, sarà possibile per il Mise rivedere il progetto di rete degli operatori assegnatari, tra cui RaiWay in Veneto per rimodulare le potenze dei segnali in modo tale da garantire l’effettiva ricezione da parte degli utenti.

Per risolvere il problema del Veneto ora è necessario che Raiway, su autorizzazione del Ministero proprio sulla base dell’emendamento approvato ieri, aumenti la potenza del segnale locale della rete ad un livello analogo a quello delle reti nazionali, e ciò significa in concreto aumentare la potenza dei trasmettitori di Velo Veronese a 1000Watt e di Monte Venda a 2000Watt. Il rispetto di formalismi amministrativi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico e di Raiway non può essere l’altare per creare un problema che non si potrà risolvere dopo lo switch off.

Risulta infatti imperativo agire fin subito, senza perdere un istante, con l’immediata convocazione del tavolo tecnico, visto che aspettare lo switch off per valutare la gravità del potenziale disservizio, significa non poter più rimediare, e se anche qualora dopo qualche tempo si correggessero le potenze di irradiazione – e senza contare il relativo periodo di assenza del segnale -, gran parte degli utenti avrebbe già sintonizzato i televisori e difficilmente, soprattutto gli utenti anziani, procederebbe ad una nuova sintonizzazione.
La palla passa ora al Ministero e soprattutto all’operatore unico Raiway. Il 9 marzo, giorno dello switch off, è terribilmente vicino: il tempo è poco e il rischio di lasciare senza segnale 1.500.000 di Veneti è alto se non si agisce subito e con determinazione”.