Cronaca di Giovanni Vitacchio , 14/07/2021 15:25

Violenza sessuale, parla la psicologa: Bisogna aggiornare il kit anti stupro VIDEO

Da una parte una ragazza minorenne che denuncia una violenza sessuale. Dall’altra un gruppo di testimoni che riporta un’unica identica versione, usando sempre le stesse parole. Negli uffici della Procura di Verona hanno pesato maggiormente queste ultime dichiarazioni che, nella vicenda di Sara, nome di fantasia, che vi abbiamo raccontato nel nostro telegiornale, hanno portato a un non luogo a procedere. Decisione che non ha comunque sorpreso il padre della 18enne.

“Me l’aspettavo – ha detto l’uomo – una volta avuti in mano gli atti e visto come era impostata la tesi difensiva di chi dovrebbe aver compiuto il reato, quindi era ampiamente pronosticabile. Purtroppo se non c’è una testimonianza diretta, o comunque non ci sono determinati accertamenti clinici, che sono di competenza della medicina legale, è difficile dimostrare questa cosa”.

Gli accertamenti clinici ai quali si riferisce il padre della ragazza hanno cercato nel sangue dell’allora 17enne droghe comuni come marijuana, cocaina, eroina. Non sono state disposte analisi per la ricerca di sostanze sintetiche, definite droghe dello stupro. Incolori e insapori, possono essere sciolte dentro qualsiasi bevanda. E questo pone un problema di approccio in tutti i casi di presunta violenza sessuale.

“Bisognerebbe aggiornate i kit anti stupro che ci sono nei pronto soccorso – ha detto la psicologa e sessuologa, Giuliana Guadagnini – sicuramente per cercare sostanze come ghb, roipnol o anche ketamina, che sono droghe sintetiche. Dall’altro canto, chiedo a chi è vittima di queste situazioni di non aspettare tanto tempo per denunciare e fare le analisi del caso. Anche se capisco che sia qualcosa di doloroso”.

Sara, dopo un anno di terapia con la psicologa, sta rimettendo insieme i pezzi della sua vita. I flashback sono ancora tanti, così come la difficoltà a relazionarsi non sono con i ragazzi, ma in generale con i coetanei.