Omicidio Maffezzoli, confermati 15 anni di carcere per Falchetto: "Narcisista e lucido" VIDEO
La Corte di Cassazione ha pubblicato ieri le motivazioni della sentenza definitiva di condanna a 15 anni e 4 mesi di carcere per Jean Luc Falchetto, il 58enne di origini svizzere che l’8 giugno del 2106 a Pastrengo uccise a pugnalate Alessandra Maffezzoli, la maestra con la quale aveva avuto una relazione.
“Narcisista e istrionico, ma al tempo stesso lucido e cosciente” scrivono i giudici della Suprema Corte.
Secondo la Cassazione “l’imputato al momento del fatto non era affetto da un disturbo di gravità, intensità e rilevanza tali, da compromettere, concretamente, le facoltà psichiche essenziali per rendersi conto della natura delle conseguenze dell’azione compiuta e dalla sua illeicità”.
In sostanza l’uomo era lucido al momento dell’omicidio, consumato dell’appartamento della donna che con lui aveva aveva avuto un rapporto affettivi turbolento con l’assassino, fino ad interromperlo. Un omicidio maturato in una furia crescente: prima l’uomo ha colpito l’ex compagna con un pesante oggetto al volto, forse un grosso vaso, poi ha infierito su di lei, probabilmente già non più in grado di difendersi, colpendola con 7 coltellate al cuore.
L’assassino dopo il delitto era fuggito e poi si era consegnato ai Carabinieri. A distanza di 5 anni la Cassazione ha respinto il ricorso del difensore e la condanna ora è definitiva. I due figli della vittima avevano più volte chiesto ai giudici che non venissero concessi conti di pena all’’uomo che aveva ucciso la loro madre.