Successo per la seconda edizione di "Al lavoro si va in bici"

“Al lavoro si va in bici” non solo con il bel tempo ma tutto l’anno. Aoui ha premiato oggi i dipendenti che sono i più assidui pedalatori nel tragitto casa lavoro, utilizzando i parcheggi interni custoditi a cui si accede con il badge.
Anche per questa seconda edizione, la cerimonia di premiazione si è tenuta nella sala Marani a Borgo Trento, sono stati 31 i dipendenti insigniti del riconoscimento: 15 a Borgo Trento e 15 a Borgo Roma. Si aggiunge una menzione speciale per il prof. David Sacerdoti, direttore della Liver Unit, decano dei medici ciclisti che prescrive gli spostamenti in bici anche ai suoi pazienti.
A consegnare gli attestati della seconda edizione, sono stati il Direttore generale Aoui Callisto Marco Bravi e il direttore dei Servizi tecnici ing. Maurizio Lorenzi. Presenti anche il comandante della Stazione Carabinieri di Verona principale, maresciallo Vincenzo Reggio, il responsabile e un’agente della Polizia di Stato presente in Pronto soccorso a Borgo Trento.
Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro. Il Mobility manager Aoui e il suo staff hanno redatto il Piano per incentivare la mobilità sostenibile tra i dipendenti, riducendo l'utilizzo di mezzi di trasporto privati e promuovendo alternative più efficienti e green. Oltre ai recinti protetti fatti nel 2021 con 100 posti in ognuno dei due ospedali (costo 80 mila euro) e gli accessi ciclabili dedicati, il Piano prevede altre azioni a favore della mobilità sostenibile, fra cui la realizzazione di percorsi ciclabili interni nei due ospedali, l’aumento delle rastrelliere e dei sistemi di videosorveglianza.
Callisto Marco Bravi: “Sono orgoglioso di consegnare questi attestati ai dipendenti che hanno scelto nel quotidiano una mobilità più sostenibile. Quest’anno i premiati sono ben 30 tra i due ospedali della nostra Azienda, sono un esempio di buona pratica e benessere fisico. Questo risultato è coerente con la nostra visione aziendale, che non manca di investimenti per ospedali green. Ringrazio, infine, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine che sono presenti oggi e che ci aiutano nel mantenere, non sono un ospedale, ma anche una città quanto più sicuri”.

