Attualità di Redazione , 04/11/2025 12:30

De-sidera, serie di incontri alla ricerca della natura del desiderio: si inizia con Faggin

Federico Faggin
Federico Faggin

Dopo il successo di pubblico, poco più di mille persone, della passata edizione per i quattro appuntamenti dedicata ai quattro elementi (acqua, aria, terra e fuoco) tra sacralità e umanità, Natura Omnia (www.naturaomnia.org) propone una nuova rassegna culturale di 4 incontri dal titolo De-sidera. Alla ricerca della natura del desiderio.

Ideata e curata da Elisabetta Gazzi e Valeriano Erbisti, la rassegna De-sidera — dal latino “mancanza delle stelle” — propone un itinerario di scoperta tra filosofia, scienza, fisica e astronomia per indagare il desiderio umano, la sua natura profonda e le sue trasformazioni. Il desiderio viene esplorato come forza generativa, come impulso che ci spinge a cercare senso, bellezza e connessione.

Il primo incontro dal titolo “Desiderio di infinito” si terrà venerdì 21 novembre alle 18 al Teatro Stimate di Verona e avrà come protagonisti Federico Faggin, fisico e inventore del microprocessore, e Massimo Temporelli, fisico e divulgatore. A moderare il dialogo sarà il giornalista Rai Massimo Cerofolini.

Durante l’incontro, condotto dal giornalista Giorgio Vincenzi, si potranno ascoltare le musiche di Maurizio Stefanìa e Marco Lorenzi. L’ingresso è gratuito previa iscrizione obbligatoria: www.naturaomnia.org/eventi

Sul significato profondo del primo appuntamento, la curatrice Elisabetta Gazzi spiega: «La serata con Federico Faggin e Massimo Temporelli vuole aprire uno spazio di pensiero in cui le grandi domande dell’umanità — sull’origine, sul senso, sull’infinito — possano essere affrontate con rigore scientifico ma anche con apertura spirituale. La nozione di energia, che attraversa la fisica, la vita e la dimensione interiore, diventa il filo conduttore tra mondi apparentemente distanti: la materia e il senso, la misurazione e il mistero».

Anche l’intelligenza artificiale entra in questa riflessione sull’infinito. «L’intelligenza artificiale», continua Gazzi, «ci costringe a ridefinire il concetto stesso di coscienza e di limite. In un certo senso, è lo specchio tecnologico del nostro desiderio di infinito: la creiamo per superare le barriere della conoscenza, per simulare la mente, per avvicinarci a ciò che ancora non comprendiamo. Ma proprio lì, nel confronto tra l’umano e il digitale, si apre una riflessione profonda: l’infinito non è solo ciò che possiamo calcolare, ma anche ciò che ci sfugge, che ci interroga, che ci trascende. Mi auguro che le persone escano con più domande che risposte. Che sentano di aver toccato qualcosa di vasto, di misterioso, ma anche di profondamente umano. Il desiderio di infinito», continua, «non è solo una tensione verso l’oltre, è anche una chiamata a riconoscere ciò che ci unisce: la curiosità, la meraviglia, la capacità di immaginare. E in questo, scienza e spiritualità non sono in opposizione, ma due linguaggi complementari per raccontare la stessa sete di senso».

La rassegna proseguirà, tra primavera ed estate 2026, con il coinvolgimento del Comune di Verona, che affiancherà il progetto favorendone la diffusione e la partecipazione cittadina. Il secondo appuntamento sarà Desiderio di amore (13 marzo), un dialogo tra la filosofa Maura Gancitano e l'artista Cristina Donà intercalato e arricchito dalle musiche della cantautrice, per riflettere sull’amore come forza trasformativa e generativa. Seguirà Desiderio di spiritualità (8 maggio), con il teologo Vito Mancuso e l’attore e poeta Marco Campedelli, in un dialogo tra fede, poesia e ricerca interiore.

Il percorso si concluderà con Desiderio di stelle (11 luglio), evento finale presso l’Osservatorio Astronomico del Monte Baldo a Novezzina. La serata inizierà con la visita all’Orto Botanico d’alta quota, per un primo contatto con la natura alpina e la sua biodiversità. A seguire, il professore Ivano Dal Prete dell’Università di Yale (Stati Uniti) guiderà i partecipanti in un racconto dell’universo, dove le leggi del cosmo si intrecciano con la bellezza della natura e la ricerca di senso. La conclusione sarà affidata al Circolo Astrofili, che accompagnerà i partecipanti alla scoperta del cielo e offrirà l’opportunità di “toccarlo” attraverso una straordinaria raccolta di meteoriti. Seguirà l’osservazione delle stelle, per vivere un’immersione totale nella natura, dal cielo alla terra, e ritrovare — tra silenzio e luce — il significato profondo del desiderio.

L’ingresso anche per questi incontri è gratuito previa iscrizione obbligatoria: www.naturaomnia.org/eventi

«Come associazione stiamo lavorando con impegno e passione», afferma Stefano Oliboni, presidente dell’associazione Natura Omnia, «per offrire proposte sempre originali, che spaziano dai percorsi culturali come questa rassegna, ai progetti didattici e alle esperienze di trekking pensate per gli appassionati di natura, con l’obiettivo di coinvolgere e ispirare in modo autentico e profondo».