Incontro bilaterale scientifico Cina-Italia, l'ospedale di Wuhan ospite a Borgo Trento

È stato un confronto scientifico e operativo quello che si è tenuto mercoledì a Borgo Trento, dove è stata accolta la delegazione cinese del Renmin Hospital dell’Università di Wuhan. Dedicato allo studio di modelli organizzativi e gestionali, l’incontro ha visto la partecipazione dei primari delle Pediatrie Aoui e di un team di esperti cinesi. Focus del dialogo è stata l’organizzazione del Pronto soccorso pediatrico, la Banca del latte (che in Cina non esiste), la chirurgia e le degenze pediatriche ma anche le innovazioni nella ricerca, come ad esempio la cura del Diabete pediatrico.
Renmin Hospital di Wuhan. Il Renmin Hospital è una delle prime e più importanti istituzioni mediche in Cina, operante su tre campus - Shouyi, Guanggu e Hongshan, che eroga cure di alta qualità a più di 4 milioni di pazienti l’anno. Ci sono 6.300 posti letto, oltre 8.000 dipendenti e 160 unità mediche.
La delegazione cinese è stata ricevuta dal direttore generale Callisto Marco Bravi per i saluti istituzionali e lo scambio di informazioni con Fan Cheng, presidente del Renmin Hospital, il vicepresidente Guoliang Peng, il direttore del dipartimento di Ricerca Zhentao Zhang e il direttore scambi internazionali Jinjun Liang. L’incontro bilaterale è stato organizzato dal prof Angelo Pietrobelli, Pediatria C e presidente regionale della Società Italiana di Pediatria, insieme con il dott Simone Rugolotto, direttore dipartimento materno infantile dell’ospedale di Rovigo e presidente del Coordinamento nazionale primari di area pediatrica
A che punto è Verona. Nel suo intervento, il direttore generale Callisto Bravi ha illustrato l’attività clinica veronese: oltre 4.000 pazienti al giorno, 370 accessi quotidiani al Pronto soccorso, una forte propensione all’innovazione tecnologica e alla digitalizzazione dei processi clinici e amministrativi. La ricerca è elemento imprescindibile in Aoui, con oltre mille studi clinici attivi e 12 milioni di euro di finanziamenti dedicati ai bandi nel biennio 2022-2023. Il direttore ha poi sottolineato l’importanza e il ruolo della chirurgia robotica: ogni anno vengono eseguiti circa 1.000 interventi mininvasivi con tecnologia robotica.
Modello dell’Ospedale donna bambino. Fulcro dell’incontro è stato l’approfondimento sull’organizzazione dell’Ospedale della donna e del bambino di Borgo Trento. Il modello Aoui ha infatti una struttura e un’organizzazione interamente dedicate alla salute della donna, con Ostetricia e Ginecologia, e dei pazienti in età pediatrica. Infatti, l’ospedale ospita al suo interno i Pronto soccorso pediatrico e ostetrico-ginecologico, i reparti di Chirurgia pediatrica, Oncoematologia, Neuropsichiatria infantile, Terapia intensiva pediatrica e neonatale.
La visita all’intero Ospedale della donna e del bambino è stata condotta dai primari delle Uoc pediatriche: dott Paolo Biban Terapia intensiva, dott Simone Cesaro Oncoematologia, prof.ssa Francesca Darra Neuropsichiatria, prof Luca Giacomello Chirurgia, dott.ssa Silvana Lauriola Banca del latte, prof Claudio Maffeis Pediatria B, prof Giorgio Piacentini Pediatria B e direttore Scuola di specializzazione Univr, dott Pierantonio Santuz Pronto soccorso.
Callisto Marco Bravi, direttore generale Aoui: “È stato un vero orgoglio per noi accogliere la delegazione del Renmin Hospital e, soprattutto, un’occasione di reciproco arricchimento tecnico, scientifico e operativo. La loro visita a Verona conferma l’interesse internazionale per il nostro modello organizzativo e per l’innovazione che caratterizza l’Ospedale della donna e del bambino. Allo stesso tempo, il confronto con una realtà così ampia offre sempre nuovi spunti per migliorare. Siamo certi che questo incontro sarà punto di partenza per solide collaborazioni che già legano l’Italia e la Cina da molto tempo”.
Fan Cheng, presidente del Renmin Hospital: “Siamo giunti alla città storica e culturale di Verona per visitare il vostro prestigioso ospedale universitario, a nome dell’Ospedale Renmin, che è anche ospedale provinciale e First Clinical College di Wuhan. Il nostro concetto di amministrazione ospedaliera è simile a quello italiano: adottiamo sempre nuove tecnologie, intelligenza artificiale e informatizzazione dei dati in tutti gli aspetti della gestione. Il nostro ospedale ha 102 anni di storia, tre campus e 6.300 posti letto e una gamma completa di discipline cliniche. La collaborazione con gli ospedali italiani risale agli anni ’90 e ha incluso anche l’invio di nostri medici per corsi di formazione. Auspico che questo incontro possa essere occasione per sviluppare ulteriormente la collaborazione tra medici e infermieri in vari settori”.