Dalla Lessinia le prime richieste di deroga per l’abbattimento del lupo

Sono state presentate alla Regione Veneto le prime richieste di deroga per l’abbattimento del lupo provenienti dalla Lessinia, territorio montano da tempo classificato Hotspot nazionale per la presenza del predatore. Su indicazione dell’assessore regionale alla montagna Cristiano Corazzari, i funzionari regionali, guidati dal dirigente Pietro Salvatori e dal funzionario Emanuele Pernecchele, hanno ricevuto dal consigliere regionale Stefano Valdegamberi, dal consigliere delegato del Comune di Sant’Anna d’Alfaedo, Fabio Giacopuzzi, e dall’allevatore Armando Lavarini le prime richieste ufficiali di deroga. La documentazione sarà ora trasmessa all’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) per l’autorizzazione, come previsto dalla Direttiva Habitat.
Da mesi si registrano predazioni nella zona, anche in prossimità e all’interno dei centri abitati, con un rischio sempre maggiore per i cittadini. Il fenomeno, inizialmente circoscritto alle malghe, si sta espandendo, causando un crescente senso di insicurezza.
"La situazione è fuori controllo – ha sottolineato Valdegamberi –. Oltre ai danni gravissimi all’allevamento, cresce la paura tra la popolazione. La Lessinia è un simbolo nazionale di come l’equilibrio tra fauna e attività umane possa rompersi senza interventi tempestivi".
L’abbandono progressivo delle malghe, il degrado del paesaggio e la crisi dell’economia montana richiedono risposte urgenti. Il contenimento del lupo diventa di fatto impossibile se non si modificano le direttive nazionali attualmente in vigore, motivo per cui vanno da subito allentate le restrizioni dell’ISPRA. Speriamo che la nuova legge non riproponga gli stessi paletti amministrativi posti dalla precedente normativa. In paesi come Austria, Svizzera, Svezia e altri, pur sotto le medesime direttive europee, le strategie di contenimento del lupo sono molto più efficaci, e i numeri di lupi e attacchi sono sensibilmente inferiori. Qui, invece, siamo ancora fermi, nonostante il numero dei lupi e gli attacchi registrati siano di gran lunga maggiori.
Le richieste di deroga rientrano nel quadro normativo europeo che prevede misure di controllo mirato in casi eccezionali per tutelare agricoltura, biodiversità e sicurezza pubblica. Le comunità della Lessinia auspicano che l’ISPRA valuti con urgenza la straordinarietà della situazione e autorizzi interventi selettivi per riportare equilibrio, sicurezza e sviluppo sostenibile nei territori montani.