Attualità di Redazione , 26/09/2025 13:27

Allarme sanità a San Bonifacio: Gastroenterologia chiude, reparti a rischio

ospedale san bonifacio

Il Comitato per la Difesa dell’Ospedale Fracastoro di San Bonifacio esprime profonda indignazione per la conferma ricevuta in queste ore: da ottobre il reparto di Gastroenterologia sospenderà la propria attività a tempo indeterminato, mantenendo soltanto il servizio di endoscopia digestiva e le visite ambulatoriali.

Si tratta di un ridimensionamento gravissimo e inaccettabile dell’offerta sanitaria per i cittadini dell’Est Veronese. La causa è il trasferimento di alcuni medici da poco in servizio: con il personale rimasto non è più possibile garantire la piena attività del reparto. È una dinamica già vista con oncologia e oculistica, dove i posti letto sono rimasti ma i reparti veri e propri sono stati smantellati.

Il risultato è sempre lo stesso: il Fracastoro perde identità, competenze e attrattività per i professionisti più qualificati. A ciò si aggiunge un clima di crescente difficoltà: molti medici segnalano una mancanza di dialogo tra direzione e primari, con scelte organizzative calate dall’alto e proposte che cadono nel vuoto. Questa situazione alimenta frustrazione e spinge i professionisti a cercare altre sedi, aggravando ulteriormente la crisi.

Non possiamo accettare che l’ospedale dell’Est veronese venga progressivamente svuotato dei suoi reparti, mentre la strumentazione in molti settori resta obsoleta e non si intravede alcuna volontà concreta di investimento.

Chiediamo all’Ulss 9 una presa di posizione chiara e immediata:

* garantire il mantenimento dei reparti, non solo di singoli servizi;
* mettere in campo azioni concrete per trattenere i medici a San Bonifacio;
* investire in strumentazioni moderne;
* ristabilire un confronto reale e costruttivo con i professionisti che ogni giorno assicurano cure e assistenza ai cittadini.

Difendere il Fracastoro significa difendere il diritto alla salute di tutto l’Est veronese. Noi non ci fermeremo: continueremo a vigilare e a denunciare ogni tentativo di smantellamento della sanità pubblica nel nostro territorio.