Attualità di Redazione , 25/09/2025 10:23

Altra tempesta nel Veronese, danni a riso e soia da Vigasio a Nogarole Rocca

riso danneggiato maltempo

È un settembre funesto, per l’agricoltura veronese, già colpita a inizio mese da una tempesta che ha abbattuto filari di mele e vigneti in un’ampia fascia da Isola Della Scala a San Bonifacio. Ieri pomeriggio e sera bombe d’acqua e chicchi di grandine grossi come albicocche hanno flagellato tutta la provincia, ma i danni hanno colpito soprattutto il riso nei territori di Vigasio, Trevenzuolo e Nogarole Rocca. Problemi anche per la soia, in raccolta, e per la frutta rimasta sugli alberi, in primis mele e kiwi.

“I danni sono a macchia di leopardo - sottolinea Alberto De Togni, presidente di Confagricoltura Verona -. Il riso, che è in raccolta e per il quale si prefigurava un’ottima annata, è stato colpito duramente e stanno già arrivando segnalazioni di perdite dalle aziende. Qualche perdita si prefigura anche per la soia, che è alla vigilia della raccolta, con la difficoltà aggiunta legata allo stato dei terreni, perché con i campi fradici di pioggia si farà fatica a entrare con i mezzi agricoli. È un’annata che non smette di riservare sorprese dal punto di vista del meteo, confermando la tendenza del ripetersi di eventi estremi: dalle grandinate estive che hanno devastato intere produzioni alle quantità impressionanti di pioggia che si concentrano in pochissimo tempo”.

“Questo 2025 ci ha sfiancati e non vediamo l’ora che finisca – incalza Francesca Aldegheri, presidente dei frutticoltori di Confagricoltura Verona -. Stamattina alle 6 ho visto il cumulo di grandine sulle reti, nei miei campi a Belfiore: impressionante. Mi chiamano frutticoltori che ridono per non piangere. La raccolta delle mele, per fortuna, è in stato avanzato e molti, date le esperienze delle annate precedenti, hanno installato impianti antigrandine, ma per i kiwi, che dobbiamo ancora cominciare a raccogliere, ci saranno sicuramente conseguenze dovute all’eccesso di piogge e umidità che porta a muffe e marciumi. E anche per l’uva che rimane questo clima non aiuta”.

Le bombe d’acqua non favoriscono neppure l’aratura e la preparazione dei terreni in vista della semina dei cereali autunno-vernini, come frumento e orzo, che avviene tra ottobre e novembre. Le previsioni fino alla settimana prossima non sono ottimali: previsti ancora temporali in tutta la provincia.   

Gallery