Attualità di Redazione , 02/09/2025 13:43

Nasce il progetto I-Cope contro la violenza domestica sulle donne in gravidanza

Violenza su donne (foto Terre des Hommes)

Il progetto europeo I-Cope ha come obiettivo la lotta contro la violenza domestica nelle fasi più delicate della vita familiare, come la gravidanza e il post-partum. Finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del programma Cerv-Daphne 2024, il progetto si concentra sulla creazione di strumenti innovativi per la prevenzione, l’identificazione e l’intervento contro la violenza da parte del partner, con particolare attenzione alle differenze di genere. La violenza domestica è un fenomeno purtroppo più diffuso di quanto si pensi, con un’incidenza particolarmente grave durante e dopo la gravidanza.

Il progetto, che durerà due anni, coinvolge diverse università e centri di ricerca italiani e danesi, tra cui l'Università di Verona, l’Università di Brescia, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, l'Università della Danimarca del Sud, il Danish Stalking Center e l’associazione Dialogue against Violence. Il dipartimento di Scienze chirurgiche, odontostomatologiche e materno-infantili dell'Università di Verona è in partnership con l’AOU di Verona, l’Unità operativa complessa di Ginecologia e Ostetricia e l’Unità di Psicologia Clinica, supportato dal Comune di Verona e altre realtà locali.

Il progetto I-Cope mira a sviluppare e adattare strumenti di rilevazione della violenza da partner, creando anche un sistema digitale per uno screening precoce, utile a identificare la violenza sin dalle prime fasi della vita familiare. L’obiettivo è fornire supporto concreto alle vittime e intervenire tempestivamente sui partner violenti per prevenire la reiterazione degli episodi. La violenza durante la gravidanza è un problema significativo: secondo l’Istat, circa il 10% delle donne in Italia subisce violenza dal partner durante la gravidanza, e in oltre il 70% dei casi l’intensità degli abusi cresce proprio in questo periodo.

A livello globale, ricerche dell'OMS mostrano che una donna su quattro subisce violenza durante la gravidanza, con forme comuni di violenza psicologica, fisica e sessuale. Dati che confermano l’urgenza di interventi strutturati come quelli proposti da I-Cope.

Simone Garzon, principal investigator per l'Università di Verona, ha sottolineato l’importanza del progetto, che contribuirà a migliorare l’assistenza ostetrica, introducendo percorsi che favoriscano l’individuazione precoce della violenza. Inoltre, I-Cope aiuterà a supportare i futuri genitori nell’affrontare le sfide legate alla gravidanza e alla genitorialità, individuando le coppie a rischio e fornendo interventi mirati per proteggere le vittime e prevenire nuovi episodi violenti.