Attualità di Redazione , 19/08/2025 8:35

Soave, la mostra “Un altro ‘900” dichiarata di interesse nazionale

La mostra a Soave
La mostra a Soave

C’è grande soddisfazione tra gli organizzatori della mostra “Un altro ‘900”, ovvero il Comune di Soave, l’associazione Soavecultura e la curatrice Roberta Tosi, in corso nella cittadina murata fino al 21 settembre. Il motivo è presto detto: in questi giorni, infatti, l’esposizione d’arte è stata inserita tra i beneficiari del FUNT, il fondo gestito dal Ministero del Turismo che ha lo scopo di sostenere economicamente quelle attività – sia in campo turistico che culturale – connotate da rilevanza nazionale per il loro prestigio e il loro impatto positivo sulla popolazione e sui flussi turistici.

Un riconoscimento che arriva a valle dell’istruttoria condotta dalla Camera di commercio di Verona e dalla Regione del Veneto, che hanno esaminato il dossier depositato dal Comune di Soave, comprovante la qualità dell’iniziativa, la quale ha goduto di ampia copertura anche sulla stampa nazionale.

Qualità che emerge in primo luogo dai numeri, con le oltre 30 tele esposte presso la chiesa dei padri domenicani di Soave, appartenenti ai nomi più noti del novecento pittorico veronese: da Beraldini a Semeghini, da Vitturi a Trentini, passando per Dall’Oca Bianca e Casorati.

Una iniziativa promossa dal Comune di Soave, in partenariato con Soavecultura, l’ente che si occupa anche dell’organizzazione del festival letterario della cittadina scaligera, e che ha visto l’adesione fondamentale di Fondazione Cariverona. La fondazione bancaria, infatti, è il principale prestatore di questa mostra, avendo messo a disposizione alcuni degli elementi più preziosi della propria collezione d’arte, tra i quali spicca il quadro “Uova sul tappeto” di Felice Casorati, che mancava dalle esposizioni pubbliche dal 2018. Lo stesso mecenatismo dimostrato dai proprietari della collezione privata “Veneri – Dalli Cani”, alla quale appartiene una bellissima “Primavera” del Dall’Oca, una delle opere più fotografate della mostra.

Come evidenzia il sindaco di Soave, Matteo Pressi, “si tratta di un riconoscimento che ci motiva a proseguire su questa strada. Portare in una cittadina, relativamente piccola come la nostra, una mostra che lo Stato riconosce essere di interesse nazionale, non è stato semplice. Tuttavia, perseguire la politica della qualità, anche in campo culturale, porta sempre a dei risultati concreti. Aldilà del contributo economico dello Stato, ci onora il fatto di vedere riconosciuto il lavoro di tante persone: dai professionisti ai volontari”, sottolinea Pressi.

La mostra, ad ingresso gratuito, è aperta fino al 21 settembre presso gli spazi della chiesa dei padri domenicani di Soave, sita in via castello scaligero. L’esposizione è visitabile dal lunedì al giovedì nella fascia pomeridiana 14.30-18.30. Nei giorni di venerdì, sabato e domenica la mostra è aperta sia al mattino (10-12.30) che al pomeriggio (14.30-18.30).