Attualità di Redazione , 18/08/2025 14:22

Chikungunya: tre casi confermati, uno a Verona

Zanzara infetta

L'UOC di Microbiologia e Virologia dell’Azienda Ospedale Università di Padova, Laboratorio di Riferimento Regionale (LRR) per la diagnostica arbovirosi e Laboratorio di Riferimento dell’Unione Europea per finalità di Sanità Pubblica sui Patogeni Virali Trasmessi da Vettori (EURL-PH-VBV, European Union Reference Laboratory for Public Health on Vector-Borne Viral Pathogens) ha confermato, nelle ultime giornate, un terzo caso autoctono di chikungunya in un uomo di 69 anni residente nel comune di Verona. 

Grazie all’accurata indagine epidemiologica tempestivamente avviata dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Azienda ULSS 9, è stato possibile individuare rapidamente i luoghi di possibile esposizione alla zanzara infetta, identificati in un’area al confine tra i comuni di Negrar di Valpolicella (VR) e Verona e già sottoposti a interventi di disinfestazione straordinaria nei giorni immediatamente successivi alla segnalazione.

Sono, inoltre, in fase di completamento gli interventi di disinfestazione nell’area di residenza di quest'ultimo caso. L’uomo, con sintomi insorti l’8 agosto (febbre, rash cutaneo, dolori articolari), era stato segnalato dal Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona nell’ambito del rafforzamento della sorveglianza dei casi sospetti nel territorio. Sono in corso alcuni approfondimenti di laboratorio (analisi molecolari) utili per verificare se sussiste un collegamento con i casi precedenti. 

Nell’ambito dell’indagine epidemiologica su possibili casi sospetti, è stata prevista anche l’esecuzione di test sierologici per la ricerca di anticorpi specifici contro il virus, utili a ricostruire l’eventuale presenza di infezioni pregresse nell’area interessata in soggetti che hanno avuto sintomi compatibili con la malattia. I risultati di tali analisi rientrano nell’attività di sorveglianza prevista e saranno comunicati appena disponibili. 

La Regione del Veneto - precisano i tecnici della Direzione Prevenzione - mantiene un monitoraggio continuo della situazione in stretta collaborazione con l’Azienda ULSS 9, il Dipartimento di Malattie Infettive/Tropicali e Microbiologia dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria – Negrar di Valpolicella, il Laboratorio di Riferimento Regionale (LRR) dell’Azienda Ospedale Università di Padova, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe). 

Si ricorda che la chikungunya non si trasmette da persona a persona, ma esclusivamente attraverso la puntura di zanzare del genere Aedes infette. È importante mantenere comportamenti di prevenzione per ridurre il rischio di punture di zanzara, come l’uso di repellenti cutanei anche durante il giorno, l’installazione di zanzariere alle finestre e porte e l’eliminazione delle raccolte di acqua stagnante dove le zanzare possono riprodursi.