Attualità di Redazione , 12/08/2025 11:00

Carmina Burana in Arena a Ferragosto: in 400 tra orchestra, coro, voci bianche e solisti

Carmina Burana
Carmina Burana

Venerdì 15 agosto, per un’unica data, i Carmina Burana di Carl Orff risuonano tra le millenarie pietre dell’Arena di Verona. La cantata scenica vede schierato sull’immenso palcoscenico un organico colossale: ben 400 tra professori d’Orchestra - con una ricca sezione di percussioni e pianoforti - artisti del coro, preparati dal maestro Roberto Gabbiani, e voci bianche di A.Li.Ve. e A.d’A.Mus.

All’Arena di Verona i Carmina Burana, oggi popolari e amatissimi, sono approdati tardi, solo undici anni fa, e poi riproposti con successo per quattro volte. Per l’unica rappresentazione del 2025, torna sul podio Andrea Battistoni, Maestro veronese dalla carriera internazionale, attualmente direttore principale della Tokyo Philharmonic e direttore musicale del Teatro Regio di Torino, nonché bacchetta più ricorrente nel condurre il capolavoro di Orff in Arena, sin dalla prima del 2014.

Sono inoltre richiesti tre solisti di spessore per le acrobazie vocali pensate da Orff: il baritono, gran cerimoniere dello straordinario inno alla vita, sarà l’applaudito Youngjun Park; per l’ironico ultimo canto del cigno serve l’acutissima tessitura di un tenore in falsetto o la vocalità piena di un controtenore, che sarà lo specialista Raffaele Pe, già primo interprete di questa vocalità in Arena. Infine, una voce di soprano incarna l’eterno femminino fra dolcezze e acuti astrali: ad interpretarne i brani sarà la statunitense Erin Morley, apprezzata lo scorso anno nella Nona sinfonia beethoveniana e attesa Gilda in Rigoletto.

Un mondo sonoro creato negli anni ’30 tra sonorità antiche e moderne: una cantata spettacolare tratta dai canti goliardici dei clerici vagantes del Basso Medioevo, scoperti nella biblioteca del monastero bavarese di Benediktbeuern (anticamente Bura Sancti Benedicti), di cui solo vent’anni dopo fu scoperto il modo di interpretare le melodie contenute nella pergamena originale. Da questa raccolta poetica, Carl Orff, compositore e didatta, scelse ventiquattro brani in latino, provenzale, alto tedesco medio e li tradusse in un linguaggio che guardava tanto alle sonorità barbariche e sperimentali di Stravinsky quanto ad un linguaggio tonale più immediato con i mille colori di una strumentazione ricchissima, in un percorso drammaturgico che inneggia all’amore e alle gioie terrene della vita. Apre e chiude il brano la celeberrima immagine della Fortuna, ruota su cui si alternano i destini dell’umanità.

Lo spettacolo, che si avvarrà di un nuovo disegno luci, durerà 70 minuti circa senza intervallo.

I biglietti per i Carmina Burana sono in vendita su arena.it, sui canali social dell’Arena di Verona, su Ticketone e nelle Biglietterie di via Dietro Anfiteatro e via Roma. Speciali riduzioni sono riservate agli under 30 e agli over 65.