Fine vita: in Veneto 16mila richieste in 12 mesi

Fine vita: il Veneto tra le regioni più attive nelle richieste di informazione sui diritti e le scelte possibili
Il Veneto si conferma una delle regioni italiane più sensibili e attive sul tema del fine vita. Secondo i dati raccolti dal servizio gratuito "Numero Bianco" dell’Associazione Luca Coscioni, negli ultimi 12 mesi sono stati registrati 26 contatti ogni 100.000 abitanti, un dato che colloca la regione tra le prime dieci in Italia per richieste pro capite.
Il Numero Bianco (06 9931 3409) è un servizio attivo tutti i giorni, nato per offrire informazioni e orientamento sui diritti legati al fine vita: eutanasia, suicidio medicalmente assistito, testamento biologico, interruzione delle terapie e sedazione palliativa profonda. Solo nell’ultimo anno, il centralino ha gestito oltre 16.000 richieste, registrando un aumento del 14% rispetto all’anno precedente.
Le domande più frequenti riguardano l’eutanasia e il suicidio assistito – con una media di circa cinque richieste al giorno – ma non mancano quesiti su interruzione delle cure e sedazione profonda. In particolare, 580 persone (di cui il 51% donne) hanno chiesto informazioni pratiche per accedere alla morte volontaria medicalmente assistita, sia in Italia che in Svizzera.
Questi numeri indicano non solo una crescente consapevolezza da parte dei cittadini, ma anche un forte bisogno di chiarezza, supporto e risposte in un ambito tanto delicato quanto cruciale per la libertà individuale e la dignità personale.