80 anni di Hiroshima e Nagasaki: sabato sera lanterne di pace per dire no al nucleare

Gli attacchi atomici contro Hiroshima e Nagasaki hanno ucciso più di 210.000 persone, tra cui circa 38.000 neonati e bambini. Il 6 e il 9 agosto del 1945 hanno segnato un “prima” e un “dopo” nella storia dell’umanità, che da qual momento ha avuto la consapevolezza di aver prodotto un’arma capace di portare una minaccia esistenziale per l’intero pianeta.
Per richiamare l’attenzione della cittadinanza e non dimenticare quanto avvenuto e potrebbe ancora accadere, da alcuni anni il Comitato veronese per le iniziative di pace promuove a Verona la manifestazione ‘Lanterne di Pace sull’Adige’, in programma sabato sera 9 agosto, con inizio dalle 19.30, tra i giardini della vasca dell’Arsenale e il greto del fiume sotto il ponte di Castelvecchio (punto d’incontro alle 19).
Alle 21.30 saranno lasciate libere nell’Adige oltre 200 lanterne, in parte realizzate in questi giorni da bambini e bambine veronesi che hanno partecipato al laboratorio gratuito svoltosi alla Casa di Quartiere Baleno, in piazza Orti di Spagna, promosso dal Comitato veronese per le iniziative di pace, con il patrocinio del Comune di Verona.
Restano un monito le parole del “Manifesto Einstein e Russel”:
“Dobbiamo imparare a pensare in modo nuovo. Dobbiamo imparare a domandarci non già quali misure adottare affinché il gruppo che preferiamo possa conseguire una vittoria militare, poiché tali misure ormai non sono più contemplabili; la domanda che dobbiamo porci è: Quali misure occorre adottare per impedire un conflitto armato il cui esito sarebbe catastrofico per tutti”.
L’appuntamento, patrocinato dal Comune di Verona, è stato presentato questa mattina dall’assessore alla Memoria storica Jacopo Buffolo insieme a Mao Valpiana del Comitato veronese iniziative di pace. Presenti Caterina Del Torto Comitato Veronese iniziative di pace, Daniele Sartori Assopace e Raffaele Fasoli Cgil.
“Abbiamo scelto di dedicare l’80° anniversario alla memoria dei bambini uccisi nei due bombardamenti del 1945. Furono 38.000 vite spezzate in un istante – sottolinea l’assessore Jacopo Buffolo –. L’obiettivo per noi oggi è di attualizzare l’impegno in favore della pace. Perché non possiamo separare la volontà per il disarmo legato alla memoria dei bambini uccisi nel 1945, dall’orrore per le migliaia di piccole vite innocenti che sono state uccisi, e che continuano ad essere uccise in tutte le guerre in atto”.
“Viviamo su una polveriera atomica – evidenzia Mao Valpiana –. Il nostro messaggio è chiaro, la messa al bando delle armi nucleari. L'ha deliberato l'ONU, gli stati devono aderire. E’ una corsa contro il tempo che va sostenuta in primis dalle città, i bersagli principali di questa corsa alla distruzione. Gli obiettivi siamo noi. Questo è intollerabile. Per questo la gente deve muoversi e deve ribellarsi. Dobbiamo dire no e avere la proposta alternativa, che è quella del disarmo”.
Programma
Dalle 19.30, foto collettiva dall'alto: scriviamo insieme la parola PACE! Diventa anche tu un tassello della scritta! Dobbiamo essere in tanti!
Alle 20.30, musica, con Gandhi e Sbibu (voce, chitarra e percussioni)
Alle 21, "Per il Disarmo nucleare" con Francesco Vignarca Coordinatore Campagne Rete italiana Pace e Disarmo.
Alle 21.30, deposizione delle lanterne sull'Adige.