Attualità di Redazione , 06/08/2025 5:30

Addio a Benno, il rinoceronte "viaggiatore" che venne dall'America negli anni '80

Benno
Benno

Si è spento, all’età di quasi 44 anni, il rinoceronte “viaggiatore” che non ebbe mai figli. Benno nacque negli anni ’80, in un giardino zoologico al di là dell’Oceano (Knoxville, Tennessee) e, prima di trascorrere gli ultimi 13 anni della sua vita al Parco Natura Viva, sbarcò in Germania con un volo intercontinentale diretto ad Halle. Quattro anni dopo raggiunse Lipsia, per poi arrivare a Salisburgo nei primi anni ‘90. Solo nel 2012 trovò in Italia il luogo in cui vivere serenamente l’ultima parte della sua travagliata storia, conclusa da secondo rinoceronte più anziano d’Europa. Benno è morto di vecchiaia, accudito da tutto lo staff, e il suo scheletro raggiungerà presto il Museo di Scienze Naturali di Torino per vivere una seconda, imperitura vita. Nel frattempo, il parco Natura Viva si prepara ad accogliere due nuovi esemplari di rinoceronte bianco in un nuovo grande reparto.

“Benno cambiò spesso casa - spiega Camillo Sandri, direttore zoologico del parco Natura Viva - poiché manifestava un comportamento aggressivo nei confronti delle femmine con cui viveva, con le quali avrebbe invece potuto accoppiarsi per preservare la propria specie. Non si sentiva a proprio agio in un contesto sociale e lo manifestava distruggendo ciò che trovava attorno a sé, sfregando il proprio corno più lungo contro qualsiasi grande oggetto del reparto. Tanto da arrivare ad accorciarlo fino a ridurlo a pochi centimetri. Ci chiamò il coordinatore europeo della specie (EEP - EAZA Ex-situ Program) per chiederci se potessimo costruire un reparto ad hoc, separato dagli altri rinoceronti, ma in contatto con le antilopi. E così, da maschio già adulto, arrivò nel suo “buen retiro” sulle sponde del Lago di Garda”.  

Nel giro di un anno la sua vita cambiò e il corno ricominciò a crescere, fino a raggiungere i 40 centimetri nell’ultima misurazione dell’esame autoptico. “In soli 13 anni - prosegue Sandri - lo avevamo messo nelle condizioni di lasciarlo allungare di 37-38 centimetri. E, anche se un corno in una situazione di normalità può superare il metro e mezzo di lunghezza, noi abbiamo avuto la testimonianza che Benno avesse trovato il suo ambiente sereno per vivere. L’assenza delle femmine aveva sicuramente abbassato il suo livello di testosterone, ma giocavano un grande ruolo anche le antilopi, che potevano entrare nel suo reparto e mangiare insieme a lui oppure essere allontanate nel caso gli dessero noia. E poi, molti tronchi da spostare e tanti bagni di fango per rilassarsi. Benno non riuscì a lasciare in eredità un patrimonio genetico importante per il futuro, ma la sua storia ci ricorda la necessità di tutelare una specie che in Africa soffre proprio a causa del bracconaggio per la vendita illegale del corno”. Nel frattempo, il miglioramento delle sue condizioni di benessere è diventato uno studio scientifico e il parco Natura Viva diverrà presto una nuova casa per due rinoceronti bianchi.