“Con l’approvazione delle graduatorie dei progetti ammessi al secondo bando a sostegno delle fiere venete, la Regione del Veneto conferma il proprio impegno concreto a favore di uno dei settori chiave per la promozione economica e territoriale della nostra Regione. Un risultato possibile grazie alla modifica normativa che ho fortemente voluto e ad una visione di una politica che sa ascoltare i territori e valorizzare le eccellenze locali”. Così Enoch Soranzo, Vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, nel commentare il provvedimento del 17 luglio 2025, con cui sono state approvate le graduatorie delle domande ammesse ai contributi a fondo perduto per iniziative promozionali e di ammodernamento del sistema fieristico veneto, per un importo complessivo di oltre 800 mila euro. “I fondi – prosegue Soranzo - andranno a finanziare complessivamente diciassette iniziative, tra cui progetti di promozione e formazione per un totale di oltre 318 mila euro e interventi di qualificazione delle sedi fieristiche per ulteriori 483 mila euro. Sono coinvolte realtà di riferimento del panorama fieristico regionale come Padova Hall, Veronafiere, VELA S.p.A., Expomar Caorle, Longarone Fiere Dolomiti e altri enti fieristici locali che operano ogni giorno per dare visibilità ai nostri territori e alle nostre imprese”. “Sostenere le fiere non significa solo finanziare eventi – puntualizza Soranzo – ma rafforzare il tessuto imprenditoriale, sostenere il Made in Veneto sui mercati internazionali, creare opportunità di Lavoro e rilanciare i territori. È questo lo spirito che ha animato la Legge regionale n. 5/2023, approvata su mia proposta, che ha autorizzato la Giunta, tramite appositi bandi, a concorrere finanziariamente alla promozione e allo sviluppo sui mercati italiano ed esteri degli enti del sistema fieristico regionale. Un lavoro di squadra che oggi dà frutti tangibili. Questo è solo l’inizio, continueremo a lavorare per rendere il Veneto sempre più competitivo, attrattivo e protagonista. Investire sulle fiere è investire sul futuro del nostro sistema economico”, conclude Soranzo.