Maltrattamenti: casi in aumento, uomini invitati al NAV

Sono sempre di più gli uomini che vengono inviati allo “Spazio di Ascolto Nav Non Agire Violenza”, fenomeno diffuso di cui non si parla mai abbastanza. Verona è l’unica città del Veneto che offre la possibilità di questo importante percorso in una struttura gestita direttamente dal Comune. Si tratta di un servizio pubblico rivolto agli uomini maltrattanti nelle relazioni affettive e familiari, gestito direttamente dal Comune attraverso l’Area Servizi alla Persona.
Lo “Spazio di Ascolto Nav Non Agire Violenza” (Nav) di Verona è un servizio pubblico che offre un percorso di supporto agli uomini che commettono violenza nelle relazioni affettive e familiari. Unico nel Veneto, il centro è gestito dal Comune e mira a favorire la consapevolezza e il cambiamento nei comportamenti violenti.
Il 91% degli accessi avviene su invio delle autorità giudiziarie, in conformità con il "Codice Rosso" (Legge 19 luglio 2019, n.69), mentre il restante 9% degli uomini accede volontariamente. Tra gennaio e luglio 2025 sono stati 45 gli uomini seguiti, in linea con i dati degli anni precedenti. La maggior parte dei partecipanti ha un’età media di 43 anni, un lavoro e una formazione scolastica, e talvolta affronta dipendenze da alcol o sostanze, trattate da servizi specialistici. Non esiste un "profilo tipo" per gli utenti, ma il servizio offre supporto psicologico ed educativo, aiutando gli uomini a riconoscere e affrontare le proprie azioni violente.
Il centro è stato potenziato con una convenzione con il Tribunale, che definisce le modalità di invio dei partecipanti e prevede incontri individuali o di gruppo per un minimo di 12 mesi, con relazioni periodiche agli organi giudiziari per monitorare i progressi. La Vicesindaca Barbara Bissoli ha sottolineato l'importanza di un approccio integrato che comprenda sia la protezione delle donne vittime di violenza sia il recupero degli uomini violenti, per promuovere una cultura del rispetto nelle relazioni e contrastare la violenza maschile, radicata nella cultura sociale.
Lo psicologo del centro, Filippo Saccardo, spiega che, dato che la maggior parte degli uomini accede al servizio per motivi legati a procedimenti legali, si lavora prima sulla motivazione per poi sviluppare un percorso di consapevolezza psicologica. Questo modello di intervento si distingue per l'integrazione tra dimensione educativa, relazionale e giudiziaria, e ha fatto di Verona l’unico comune del Veneto a garantire stabilmente un servizio di questo tipo.
Il servizio si avvale di professionisti esperti, tra cui psicologi, psicoterapeuti e educatori, con formazione specifica sulla violenza maschile e la gestione delle emozioni. Per informazioni, è possibile contattare il numero (+39) 333 9313148 o inviare una mail a [email protected]. L'accesso è gratuito se volontario, mentre se è obbligato dalla legge, le spese sono a carico del partecipante.