Attualità di Redazione , 24/07/2025 15:41

Emergenza tv e radio regionali: il Ministro Adolfo Urso grande assente

Adolfo Urso
Adolfo Urso

Doccia fredda estiva per l’emittenza locale.

A sorpresa è arrivata una significativa riduzione, di oltre il 14% rispetto all’anno scorso, delle risorse destinate ai contributi per le emittenti televisive e radiofoniche locali previsti dal DPR n. 146/2017 per l’anno 2025. 

Come emerge dai decreti direttoriali del 16 luglio 2025, firmati dal Direttore generale della DGTEL del MIMIT, le risorse complessive disponibili per le radio e tv locali – commerciali e comunitarie – ammontano a 111,6 milioni di euro. Un calo significativo rispetto agli anni precedenti. 

Le associazioni di categoria Associazione Tv Locali di Confindustria Radio Televisioni, Aeranti-Corallo e A.L.P.I. manifestano forte preoccupazione e chiedono alla Presidenza del Consiglio e alle forze politiche di intraprendere tutte le misure necessarie per ripristinare tali risorse, tagliate inaspettatamente e in maniera insostenibile. Questa situazione mette seriamente a rischio la sopravvivenza delle imprese del settore, le quali già affrontano sfide significative nel tentativo di rimanere competitive in un mercato dominato da soggetti di grandi dimensioni con risorse enormi. Le emittenti locali svolgono un ruolo cruciale nel panorama informativo e culturale del paese, contribuendo alla diversità e alla pluralità dell'informazione. Tuttavia, la loro capacità di operare è ora messa in discussione dai drastici tagli ai finanziamenti con gravi ricadute occupazionali. 

Le emittenti sottolineano al contempo la totale assenza di interlocuzione politica con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che dovrebbe essere il ministero di riferimento per il settore. L’assenza di un Sottosegretario con delega alle comunicazioni, si traduce nella mancanza di supporto da parte di un ente governativo fondamentale nel promuovere e difendere le realtà economiche locali. Tutto questo lascia le associazioni e gli operatori del settore in una situazione di crescente vulnerabilità. 

Anche il Gruppo Telenuovo, in quanto associato a Confindustria Radio TV, condivide l’appello affinché le istituzioni competenti riconoscano l'importanza delle imprese radiofoniche e televisive locali e agiscano prontamente per garantire il loro sostegno economico, vitale per la valorizzazione del patrimonio informativo e culturale del nostro paese.