Attualità di Redazione , 16/07/2025 7:00

Sistema Accoglienza-Integrazione: via libera ai servizi di supporto sociale

Palazzo Barbieri
Palazzo Barbieri

Via libera da parte della Giunta al proseguo dei servizi di supporto sociale collegati ai progetti del Sistema Accoglienza Integrazione – SAI, attivi sul territorio comunale per 100 beneficiari, attraverso le iniziative “Verona Solidale” e “Verona Solidale Under”. Il Comune di Verona, su volontà dell’Amministrazione, conferma così il proprio impegno nell’accoglienza integrata e nella promozione della coesione sociale, con la prosecuzione delle proprie attività anche per il triennio 2026-2028.

L’obiettivo è quello di mantenere e rafforzare le azioni di supporto rivolte a richiedenti asilo, rifugiati (73 tra uomini adulti e nuclei familiari) e 27 minori stranieri non accompagnati. Tutti soggetti integrati ed impiegati, che faticano a trovare un’abitazione. I progetti saranno completamente finanziati dal Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo, senza gravare sul bilancio comunale. Per la componente rivolta agli adulti si prevede un finanziamento annuale pari a oltre un milione di euro, mentre per i minori, in considerazione dell’aumento dei costi del personale, il contributo previsto sarà di circa 1,1 milioni di euro l’anno.

Attraverso questi progetti, Verona rafforza il suo ruolo di città attenta ai diritti umani e impegnata nella costruzione di una società inclusiva, con pari opportunità, favorendo l’integrazione delle persone vulnerabili e contribuendo a una convivenza civile e armoniosa.

“Sono persone che sono già sulla via dell'integrazione e dell'inclusione all'interno della nostra comunità – sottolinea il sindaco Damiano Tommasi –. Si tratta di un tema importante, su cui è necessario ragionare, cosa che ha fatto lo stesso governo recentemente con la previsione di un graduale aumento dei flussi migratori. 
Teniamo in considerazione l’intero tessuto economico e la necessità che hanno le nostre aziende, i nostri territori, le nostre comunità di avere nuova forza lavoro. I beneficiari del SAI sono in gran parte persone che cercano un impiego e la possibilità di stabilizzarsi, anche con la propria famiglia. Sarebbe quindi importante che ciascun Comune dell’intera provincia predisponesse un’adeguata attività di supporto, che riteniamo essenziale. L’atto di oggi punta a farsi carico del fenomeno per intervenire sulla grave marginalità e per fare integrare il più possibile i migranti”.

“La delibera ci consente di autorizzare la presentazione della domanda per il rifinanziamento del sistema SAI – spiega l’assessora alle Politiche sociali e Terzo settore Luisa Ceni –. Attività mirata all’accoglienza dei migranti che arriva subito dopo i CAS – Centri Accoglienza Stranieri, che rappresentano la prima accoglienza, che viene gestita direttamente dalla Prefettura. Il SAI invece è su domanda dei Comuni, finanziata però con fondi del governo, quindi ministeriali.

Si tratta di un’accoglienza estremamente importante, perché è il vero sistema di supporto sociale che permette l'integrazione delle persone nel tessuto sociale. Si rivolge a famiglie e minori stranieri, spesso già con un lavoro, che hanno bisogno di radicarsi e di essere accompagnati nel loro processo di integrazione. Questo viene fatto con degli enti molto forti del Terzo settore, chiaramente il Consiglio Italiano per i Rifugiati - CIR prima, e a seguire il Don Calabria ed Energie Sociali, che sono specializzati in questo tipo di accompagnamento. Sul territorio della provincia di Verona, i Comuni di Verona, di Fumane e di Bosco Chiesanuova sono gli unici tre comuni che hanno attivato questo sistema. Tutti i membri della Conferenza dei sindaci dell'ULSS 9 sono stati richiamati in maniera forte dal Prefetto, perché tali politiche siano incentivate”.

Interventi attivi e finalità
Il progetto “Verona Solidale” continuerà ad accogliere 73 beneficiari, tra uomini adulti e nuclei familiari, garantendo percorsi di autonomia e integrazione.
Il progetto “Verona Solidale Under” proseguirà con l’accoglienza di 27 minori non accompagnati e neo-maggiorenni, offrendo loro un ambiente educativo e strutture in semiautonomia.

Entrambi i progetti, realizzati in collaborazione con realtà come il Consiglio Italiano per i Rifugiati, l’Istituto Don Calabria e Cooperative sociali locali, rappresentano un modello di riferimento nel panorama nazionale dell’accoglienza.

Dati delle persone accolte e posti disponibili
SAI ordinari (uomini singoli e nuclei – 73 posti): 100 accolti nel 2023 e 108 nel 2024.
SAI minori (27 posti): 48 accolti nel 2023 e 44 nel 2024.