Attualità di Redazione , 16/07/2025 16:00

Nuovo Centro Trapianto di Midollo Osseo “G. Perona” all'ospedale di Borgo Roma

Perona
La targa per Perona

I pazienti sono stati traferiti ieri. Il Centro Trapianto di Midollo Osseo (CTMO) “Giuseppe Perona” è adesso in un reparto tutto nuovo e dotato dei più moderni sistemi per la difesa di malati immunodepressi, quindi tanto fragili. Il Centro fa parte dell’Uoc Ematologia, diretta dal professor Mauro Krampera.

Al 3° piano del policlinico “G.B. Rossi” di Borgo Roma vengono curate le leucemie acute mieloidi e linfoblastiche, le sindromi mielodisplastiche, l’anemia aplastica severa, il mieloma multiplo e i linfomi di Hodgkin e non Hodgkin. Il Centro, guidato dalla professoressa Cristina Tecchio, ha anche funzioni di coordinamento del Programma Trapianto Congiunto di Cellule Staminali Emopoietiche AOUI Verona, che accoglie sia pazienti adulti sia pediatrici.

I trapianti salvavita. Il CTMO è dedicato al trattamento di pazienti affetti da emopatie neoplastiche e non del midollo osseo, nonché da neoplasie degli organi linfatici. Qui vengono effettuati trapianti di cellule staminali emopoietiche, sia autologhi (da cellule del paziente stesso), sia allogenici (da donatori familiari o da Registro nazionale), oltre a immunoterapie cellulari avanzate con cellule CAR-T, geneticamente modificate per agire in modo selettivo contro le cellule tumorali. Il nuovo Centro Trapianto di Midollo Osseo si compone di un reparto degenze e di un Day Service Trapiantologico con attività diagnostico-terapeutica e di monitoraggio ambulatoriale.

Un’esperienza lunga 40 anni. A Verona, il primo trapianto autologo è stato effettuato nel 1986, il primo allogenico nel 1993 e il primo trattamento con cellule CAR-T a gennaio 2022. Il CTMO Aoui ha accumulato una solida esperienza pluriennale nella gestione dei trattamenti intensivi trapiantologici e immunoterapici. Un’esperienza, che si è evoluta con l’innovazione delle cure.

I pazienti. Queste patologie, per le quali non sono noti con chiarezza i fattori di rischio, colpiscono indifferentemente uomini e donne e, quando presentano elevato rischio di recidiva o resistenza ai trattamenti convenzionali, richiedono approcci intensivi come quelli offerti dal Centro. Attualmente, circa il 15-20% dei pazienti ricoverati proviene da fuori Regione. La degenza media si attesta tra le 3 e le 5 settimane, cui segue un percorso strutturato di follow-up clinico e strumentale presso il Day Service Trapiantologico.

Il team del CTMO. Il personale è costituito da quattro medici specialistici Ematologi, un medico specialista Ematologo borsista, ai quali si aggiungono: altri medici specialisti in formazione, gli infermieri professionali, una coordinatrice infermieristica, personale di supporto e tecnico di laboratorio e un data manager per la gestione dei protocolli terapeutici. Si tratta di una realtà clinica complessa, ben consolidata e di alta professionalità.

Il nuovo reparto. Adesso il CTMO ha 8 posti letto (nella sede vecchia all’8° piano erano 7). Sono ovviamente tutte stanze singole con bagno per garantire l’isolamento del malato immunodepresso, dotate anche di un locale “filtro” che separa la stanza dal corridoio. Di estrema importanza è il sistema di trattamento dell’aria per garantisce la massima asetticità dell’ambiente e quindi una protezione in più per i pazienti trapiantati. Questo sistema prevede una filtrazione assoluta dell’aria di climatizzazione e la cosiddetta "cascata di pressioni" verso il corridoio esterno: la stanza di degenza è in sovrapressione rispetto al filtro e rispetto al corridoio per evitare infiltrazioni di aria non trattata verso la stanza. Inoltre, ogni stanza è dotata di telemetria per il controllo da remoto dei parametri vitali direttamente dalla postazione infermieristica, dove convergono anche tutti i segnali ambientali.

Ogni stanza ha le pareti totalmente rivestite di immagini di ambienti esterni ampi e luminosi per aumentare il confort del paziente viste le lunghe degenze in isolamento, ci sono tv ad ampio schermo, sollevatori pazienti e filtri assoluti antilegionella, Il reparto è stato realizzato secondo le linee guida degli enti nazionali e esteri (CNT - Centro Nazionale Trapianti, JACIE - Joint Accreditation Committee- ISCT & EBMT).

Prof. Mauro Krampera, direttore UOC di Ematologia: “E’ un giorno importante perché assistiamo ad un ulteriore miglioramento nella gestione del paziente e dell'offerta terapeutica per pazienti ematologici sottoposti a trapianto o terapie cellulari avanzate. Il nuovo reparto è il coronamento della storia dei trapianti di cellule staminali emopoietiche a Verona, partita nel 1986 e proseguita nel 2001 con la creazione del Centro trapianti di midollo, fortemente voluto dal prof. Giuseppe Perona a cui è dedicato. Adesso completiamo il percorso con la versione definitiva del CTMO”.

Prof.ssa Cristina Tecchio, Responsabile del CTMO e del Programma Trapianto Congiunto di Cellule Staminali Emopoietiche: “Grazie all'ampliamento del reparto e ad una nuova struttura riusciremo a dare una risposta ancora migliore ai tanti pazienti che hanno bisogno di trattamenti trapiantologici avanzati. In questo reparto eseguiamo trapianti di cellule staminali emopoietiche, autologhe o allogeniche e più recentemente trattamenti con cellule CAR-T, una nuova frontiera del trattamento delle neoplasie ematologiche”.

Prima del trasferimento dei pazienti, al sopralluogo finale di ieri erano presenti: prof Krampera e prof.ssa Tecchio, il direttore sanitario Matilde Carlucci, il medico della Direzione medica ospedaliera Giuseppe De Luca, la dirigente delle Professioni sanitarie Roberta Doro, l’infermiere Nicolò Allegri e per i servizi tecnici che hanno seguiti i lavori Manuela Spanò e Elena Castello.