Attualità di Redazione , 16/07/2025 20:00

Emergenza abitativa, a Verona pubblicato bando per la costituzione di agenzie sociali

Emergenza abitativa
Emergenza abitativa

Trovare e mantenere un alloggio a prezzi accessibili, specialmente in aree urbane, è fra le maggiori criticità italiane. Lo evidenzia anche l’ultimo rapporto della Caritas, sottolineando che lo scorso anno i centri d’ascolto veronesi hanno incontrato 11mila persone in difficoltà, che fra le principali problematiche hanno appunto quella della casa.

Un tema fra i più urgenti anche nell'agenda dell'Amministrazione, che a fronte di una complessiva carenza di fondi governativi e regionali, dal 2022/2023 sono sospesi i principali apporti economici fra cui i fondi ex Morosità incolpevole che davano al Comune un finanziamento annuo pari a 2.800.000 euro, sta portando avanti un sistema articolato di politiche, già in parte avviate o in fase di realizzazione, per la risoluzione delle impellenti necessità cittadine.

“Fra le maggiori criticità su cui intervenire vi è la ‘Fascia grigia’, soggetti che non hanno titolo per accedere all’Edilizia Residenziale Pubblica – ERP, ma che non possono sostenere le attuali condizioni di mercato” precisa l’assessora alle Politiche sociali e abitative Luisa Ceni.

Tra i principali obbiettivi vi è lo sviluppo di un Piano per l’Abitare che guarda alla sistematizzazione dell’emergenza in un quadro più ampio, con la presa in carico dei tre settori: minori, adulti e marginalità.

Azioni concrete
Nuove risorse per l’emergenza abitativa
In collaborazione con altri enti, è in corso la rigenerazione di strutture attualmente inutilizzate che saranno messe poi a disposizione per supportare cittadini e cittadine in difficoltà.

Pubblicazione Bando - Agenzie sociali per l’Alloggio
E’ stato pubblicato in questi giorni l’avviso pubblico di manifestazione di interesse per la raccolta di proposte finalizzata all’individuazione di un ente, in forma associata o singola, per la co-progettazione e la realizzazione del progetto ‘Agenzie sociali per l’abitare: dalla casa al Family Welfare’ che rientra nell’Ambito territoriale Ats Ven_20 per lo sviluppo della rete nel sistema del disagio abitativo, di cui il Comune di Verona è capofila e coordinatore della cabina di regia tra tutti i soggetti che saranno coinvolti.

Le Agenzie sociali per l'alloggio saranno frutto della collaborazione tra Pubbliche Amministrazioni o Enti del Terzo Settore in campo abitativo, radicati nei territori, che mirano a far aumentare l'offerta abitativa rivolta alle fasce deboli della popolazione e ad orientarli ai servizi per le famiglie. Per l’Ats Ven_20, ora diviso in due Ats, Verona e Est Veronese, la Regione ha ammesso a contributo 158mila euro che la Giunta comunale veronese ha integrato con un cofinanziamento di 20mila euro. 

Attenzione dell’abitare nella Pianificazione territoriale del PAT
In via di costituzione l’Unità di progetto ‘Pianificazione Urbanistica e Politiche della casa’ che ha l’obiettivo di approfondire, prima dell’adozione del PAT, proposte per la messa a terra di politiche strutturate specifiche dell’abitare e del welfare più in generale. Il tutto per passare da un mercato tutto sbilanciato sull’offerta privata, a uno attento alle attuali e future criticità dell’abitare, in grado di garantire l’attuazione di interventi effettivi per riequilibrare la sotto dotazione di infrastrutture di cui da sempre soffrono le città italiane.

“Garantire un alloggio accessibile a tutti – spiega l’assessora alle Politiche sociali e abitative Luisa Ceni – presuppone la messa in campo di un sistema articolato di politiche che, in grave carenza di fondi ministeriali e regionali, facciano confluire verso i medesimi obiettivi soggetti e portatori di interesse diversi. Lo Stato e la Regione Veneto non hanno una strategia per la casa e di fronte ad un costante allargarsi del disagio abitativo, il Comune diventa l’unico soggetto concretamente impegnato nel trovare soluzioni efficaci. Le Agenzie sociali per l’Alloggio, di cui è stato pubblicato il bando in questi giorni, sono una di queste azioni positive.
L’obiettivo è l’istituzione di un’organizzazione di macrolivello che coinvolga tutti i partner delle varie reti, da quelli istituzionali, agli enti del Terzo settore, dai sindacati che sono importanti, alle categorie professionali, quindi i partner produttivi. Con la Cabina di regia accogliamo e mettiamo ordine tra le istanze che sono nate dal basso e che sono portate avanti da tutti i numerosi interlocutori con cui abbiamo lavorato fino ad oggi”.