Addio a Hélène de Franchis, fondatrice della galleria Studio la Città

Lutto nel mondo dell’arte contemporanea italiana. All’età di 82 anni è morta, a Verona, Hélène de Franchis.
Fondatrice nel 1969 di Studio La Città, Hélène ha contribuito a fare di Verona un punto di riferimento dell’arte contemporanea, portando nel cuore della nostra città artisti e visioni provenienti da ogni parte del mondo. Dotata di uno sguardo sempre aperto, rigoroso e visionario, attentissimo alla valorizzazione di giovani artisti, Hélène ha costruito, in oltre 55 anni di attività continuativa, uno spazio espositivo e culturale che ha educato generazioni di visitatori al linguaggio dell’arte più viva e attuale.
ll sindaco Damiano Tommasi ricorda Hélène de Franchis, fondatrice della galleria “Studio La Città”, ed esprime cordoglio a nome di tutta l'amministrazione: “Importante figura del panorama culturale della nostra città, la sua galleria è stata un punto di riferimento per chi amava l’arte contemporanea, sapendo che lì era possibile esplorare linguaggi e intuizioni nuove. Studio La Città ha rappresentato negli anni uno spazio costantemente animato da un vivacissimo confronto di proposte culturali innovative, di idee originali e di spirito critico. Hélène de Franchis è stata una professionista di grandissimo livello, generosa e di straordinaria vitalità intellettuale”.
Il ricordo del presidente di ArtiVer, Alberto Battaggia: “Con profonda commozione la rete comunale “ArtiVer-Per un ecosistema dell’arte contemporanea” ricorda Hélène de Franchis, figura imprescindibile nel panorama dell’arte contemporanea italiana e internazionale. Fin dagli inizi, Galleria La Città – poi Studio La Città - ha proposto artisti italiani di valore assoluto come Lucio Fontana, Piero Dorazio, Mario Schifano, Gianni Colombo, affiancati a talenti internazionali come Sol LeWitt, Richard Tuttle, Robert Mangold, spaziando dal minimalismo, all’arte povera, all’arte concettuale. Celebre, nel 1973, la mostra collettiva “Iononrappresentonullaiodipingo”, che lanciò, con protagonisti come Carlo Battaglia, Rodolfo Aricò, Giorgio Griffa, Claudio Verna, la cosiddetta Pittura Analitica. Donna colta, elegante, dotata di una indomabile curiosità intellettuale e di un formidabile talento professionale, Hélène de Franchis ha ispirato galleristi, curatori, artisti e cittadini coniugando eleganza e determinazione, intuizione e metodo, mantenendo sempre viva la tensione verso la qualità e l’originalità.
In particolare, a nome di tutti i soggetti partecipanti, desideriamo ringraziare Hélène per l’entusiasmo con il quale, fin dai primissimi passi, ha messo a disposizione la sua straordinaria esperienza professionale per il progetto “ArtiVer”, del quale è stata cofondatrice, condividendo, dell’arte contemporanea, una concezione non solo critica e sperimentale ma anche civica e democratica”.
Nota dell’Accademia di Belle Arti
“Il presidente dell’Accademia di Belle Arti statale di Verona, Andrea Falsirollo, e il direttore Francesco Ronzon esprimono il cordoglio dell’intera comunità accademica per la scomparsa di Hélène de Franchis, gallerista e figura di riferimento nel panorama artistico contemporaneo. Hélène de Franchis è stata per l’Accademia molto più di una stimata professionista: è stata un’amica generosa, una compagna di strada appassionata e sempre attenta alla crescita culturale e formativa delle nuove generazioni di artisti. Con Studio La Città ha saputo offrire all’Accademia occasioni di incontro e confronto che hanno arricchito il percorso di tanti nostri studenti e docenti. La sua presenza, la sua intelligenza critica e la sua dedizione all’arte rimarranno per noi un esempio prezioso”.