Attualità di Redazione , 04/07/2025 7:45

Il Consiglio Comunale adotta la variante di adeguamento di livello superiore al PAT

Assessora Barbara Bissoli
Assessora Barbara Bissoli

Il Consiglio Comunale ha approvato la delibera 4/2025 per l’adozione della variante al Piano di Assetto del Territorio vigente di adeguamento agli strumenti urbanistici di livello superiore, provinciale e regionale con 22 voti favorevoli e voti contrari 7. In quest’ambito si è ritenuto importante anche mappare e schedare il vasto patrimonio immobiliare di Verona qualificabile in parte come archeologia industriale, realizzato tra la seconda metà dell'Ottocento e il 1945, e in parte come architettura del ‘900.

“Con la presente deliberazione, - ha spiegato la vicesindaca Barbara Bissoli e assessora all’urbanistica e alla pianificazione territoriale - proponiamo l’adozione della variante al Piano di Assetto del Territorio vigente per l’adeguamento al Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC), approvato nel 2020 e al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), approvato nel 2015.

Il comma 5 dell’art. 12 della L.R. n. 11/2004 stabilisce che l’approvazione del PTRC e del PTCP e delle loro varianti comporta l’obbligo per i comuni di adeguarsi, adottando apposite varianti agli strumenti urbanistici entro il termine massimo di un anno; pertanto, all’atto dell’insediamento della nostra Amministrazione, il primo impegno assunto è stato quello di introdurre nel PAT vigente questo adeguamento, che funge da base per la revisione generale del PAT in itinere.

Per la variante al PAT vigente, della quale oggi proponiamo l’adozione, è stata attivata la procedura concertata tra il Comune e la Provincia di Verona, disciplinata dall’art. 15 della L.R. n. 11/2004; il che ha consentito di procedere in modo via via condiviso, in particolare con incontri intrattenuti, tra maggio 2023 e novembre 2024, con l’Ente provinciale, cui compete in via ordinaria l’approvazione della variante stessa che, dopo la fase della pubblicazione e delle osservazioni, avverrà con conferenza dei servizi.

Ricordo anche dopo l’approvazione del Documento Preliminare della presente variante, con deliberazione della Giunta Comunale n. 486 in data 16 maggio 2023, è stata avviata la fase della concertazione e del confronto con gli Enti, le Amministrazioni, le Associazioni e i Gestori di servizi in applicazione dell’art. 5, commi 1 e 2, della L.R. n. 11/2004, fase che si è conclusa con deliberazione della Giunta Comunale n. 125 del 16 febbraio 2024 che ne ha approvato gli esiti.

I pareri delle Circoscrizioni
Sono stati quindi chiesti alle Circoscrizioni i pareri di competenza:
Le Circoscrizioni 1°, 6°, 7° e 8° hanno rilasciato parere favorevole;
- le restanti Circoscrizioni hanno espresso i pareri sotto riportati:
- 2° Circoscrizione ha ritenuto di non esprimere parere;
- 3° Circoscrizione ha preso atto della variante senza esprimere parere;
- 5° Circoscrizione, in data 23 maggio 2025, ha reso parere non favorevole, in quanto "gli elaborati hanno una certa complessità ed occorre una presentazione analitica da parte dei relatori trattandosi di adeguamento normativo.…": la motivazione addotta dalla 5° Circoscrizione non appare giustificata, in quanto la variante è stata illustrata analiticamente dal progettista nella riunione illustrativa del 19 maggio 2025, convocata ad hoc su richiesta di alcune Circoscrizioni presso questa stessa sala Gozzi, alla presenza del Presidente e di 5 Consiglieri della 5° Circoscrizione, che hanno potuto interloquire al riguardo;
- 4° Circoscrizione, in data 20 maggio 2025, ha reso parere contrario, allegando quale motivazione un'osservazione relativa al PUMS, non pertinente.

La variante ha comportato in particolare la revisione delle quattro tavole del PAT vigente e delle relative NTO; inoltre le strategie e gli obiettivi del Piano di Assetto del Territorio (PAT) attualmente in vigore, sono stati traguardati e riorganizzati in base gli obiettivi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

“Carta dei Vincoli e della Pianificazione Territoriale”
La Tavola 1 del Piano di Assetto del Territorio (PAT), denominata “Carta dei Vincoli e della Pianificazione Territoriale”, che effettua una ricognizione dei vincoli applicabili al territorio comunale provenienti da leggi nazionali e regionali, è stata aggiornata alla luce della pianificazione sovraordinata (PTRC, PTCP, PAQE) e a quella di settore (PGRA, ecc.).
Per favorire la sostenibilità e avere un quadro unitario delle disposizioni legislative, sono rappresentati in un’unica tavola i vincoli di conservazione, tutela e prevenzione.
Tra i tematismi nuovi o aggiornati, ricordo:
- Aree a rischio idraulico in riferimento al Piano di bacino distrettuale (PGRA).
Nella tavola sono state riportare le aree di pericolosità P1-P2-P3a-P3b così come approvate e pubblicate dall’Autorità di Bacino;
oltre a:
- Vincoli paesaggistici. Dati aggiornati a partire dai relativi decreti di vincoli con il supporto delle basi informative comunali e provinciali;
- Strada romana. Dato allineato con quello del PTCP;
- Idrografia – fasce di rispetto. Dato aggiornato a seguito di puntuali indagini e verifiche condotte dall’ufficio tecnico;
- Cave – fasce di rispetto. Dato aggiornato da fonte regionale. Si precisa che la cava Speziale, indicata nel PTCP da recuperare, è stata identificata nella Tavola 4 del PAT vigente, e confermata dalla Variante, come zona a Servizi/parco.
- Metanodotti – fasce di rispetto. Dato aggiornato da ente gestore;
- Elettrodotti. Dato aggiornato da ente gestore;
- Risorse idropotabili. Dato allineato con quello del PTCP;
- Sorgenti, sguazzi, fontanili. Dato allineato con quello del PTCP.


“Carta delle Invarianti”
La Tavola 2, denominata “Carta delle Invarianti”, raggruppa le risorse territoriali morfologiche, paesaggistiche, ambientali, storico-monumentali ed architettoniche, le risorse territoriali ed ambientali cioé che costituiscono i cardini della pianificazione territoriale. Le invarianti identificano le fattispecie materiali ed immateriali da sottoporre a tutela al fine di garantire la sostenibilità delle trasformazioni con i caratteri peculiari del territorio. Sono un particolare modo di essere del territorio che si ritiene garantisca irrinunciabili equilibri ambientali e insediativi e pertanto non possa essere negoziato nel processo di trasformazione del territorio stesso, anche perché costituisce la base di un’appartenenza culturale.
Tra i nuovi tematismi o quelli aggiornati, ricordo in particolare:
- le Invarianti di natura storico-monumentale. Sono stati cartografati nella tavola i giardini storici ed è stato rivisto l’elenco di cui all’allegato H del PAQE. In particolare si è proceduto ad un’analisi di aggiornamento ed allo stesso tempo di revisione di tali ambiti, elencati nell’allegato H, che erano pari a 278 giardini, al fine di individuare al meglio l’ambito oggetto di tutela, andando a riconoscere solo quei giardini con valenza storica e paesaggistica.
Si è proceduto ad eliminare dall’elenco tutti i giardini che in realtà erano:
- cortili interni di palazzi asfaltati o lastricati che non presentano alcuna vegetazione;
- aiuole stradali non collegate ad edifici e gli allargamenti stradali;
- giardini storici che in realtà sono per lo più occupati da edifici con poca pertinenza scoperta;
- parti di giardini privati che riguardano solo piccole porzioni, che non presentano più le caratteristiche significative di giardini storici.
L’aggiornamento di questo tematismo ha portato all’identificazione di 183 giardini di rilevanza storica e paesaggistica, con una riduzione di 95 giardini rispetto all’elenco originario del PAQE. Sono stati invece aggiunti 3 nuovi giardini non inclusi nell’elenco iniziale: i giardini interni dei palazzi di via XX Settembre, il Viale della Villa Ex Monga e il Parco di Villa Cosimo (nota anche come Villa Farina);
- le Invarianti di natura architettonica
Comprendendo gli edifici monumentali del patrimonio industriale già individuati dagli strumenti di pianificazione provinciale e regionale, la variante al PAT vigente propone la mappatura e la schedatura ai fini di tutela come archeologia industriale di molti opifici, canali industriali, ponti sui canali, opere di presa e di carico legate ai canali industriali, centrali elettriche, altri elementi infrastrutturali disseminati nella Città, per complessivi 192 manufatti, che costituiscono testimonianza della prima industrializzazione a Verona.
Per quanto concerne l’individuazione e schedatura di detti edifici o sistemi di edifici, è stato assunto come riferimento temporale il periodo intercorrente tra fine ottocento e la seconda guerra mondiale, come indicato al Capitolo 2.3 Evoluzione del sistema produttivo della Relazione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP); sono stati altresì classificati tra gli edifici di archeologia industriale quelli inseriti in complessi o contesti industriali il cui impianto originario è riconducibile ad un periodo ante 1945;
La variante elenca inoltre 195 edifici meritevoli di tutela come architettura del ‘900 (non solo edifici del patrimonio industriale, ma anche edifici con altri funzioni) in aggiunta ai 95 edifici già individuati dalla pianificazione provinciale o regionale.

“Carta delle Fragilità”
La Tavola 3, denominata “Carta delle Fragilità”, sintetizza tutti gli elementi che limitano l'uso del territorio, come la qualità dei terreni, la vulnerabilità intrinseca degli acquiferi e il rischio di dissesti idrogeologici. Questi fattori riducono o rendono improbabile la trasformabilità del territorio.
Alcuni dei nuovi tematismi o di quelli aggiornati sono:
- Compatibilità geologica dei terreni ai fini edificatori.
- Aree soggette a dissesto idrogeologico.
- Fascia di ricarica degli acquiferi e fascia delle risorgive. Tematismo importato dalla Tavola 2 (fascia di ricarica) e il nuovo tematismo (fascia delle risorgive) sono stati adeguati in conformità al PTCP;
- Altri elementi di fragilità. Vengono poi inseriti come fragilità di tipo ambientale i seguenti elementi: creste, orli di scarpata, orli di terrazzo fluviale, aree soggette a sprofondamento carsico e di conoide.

“Carta delle Trasformabilità”
La Tavola 4, denominata “Carta delle Trasformabilità”, riassume le politiche di trasformazione del territorio che derivano da limiti fisici, dalle fragilità presenti, dalla tutela dei valori ambientali e culturali, e da scelte politiche strategiche che orientano lo sviluppo verso criteri di sostenibilità e di riduzione del consumo di suolo.
Tra i nuovi tematismi o quelli aggiornati, ricordo i seguenti:
- poli scolastici di rilievo provinciale e gli edifici scolastici. Tematismo aggiornato come da PTCP;
- impianti sportivi di interesse sovracomunale. Tematismo aggiornato come da PTCP.
- rete ecologica provinciale. Viene predisposta una nuova Tavola 4C con il recepimento della rete ecologica provinciale declinata in aree nucleo, isole ad elevata naturalità, corridoio ecologico provinciale, area di connessione naturalistica, aree di rinaturalizzazione e barriere infrastrutturali;
- servizio ferroviario metropolitano (SFMR), in coerenza con la pianificazione sovraordinata, viene indicato il sistema ferroviario metropolitano (SFMR) che si sviluppa lungo le linee ferroviarie esistenti con l’innesto di un nuovo collegamento per l’aeroporto e di nuove stazioni (fermate)
- infrastrutture della mobilità sostenibile. Vengono raggruppate tute le politiche previste dal PAT vigente e integrate con le disposizioni sovracomunali in materia di mobilità sostenibile. In particolare si precisa che il PAT – ha concluso Bissoli - assume le infrastrutture indicate nella Tavola 4 come riferimento generale per lo sviluppo della mobilità sostenibile finalizzata a riequilibrare il riparto modale verso un maggior utilizzo del trasporto pubblico e della mobilità attiva (ciclistica e pedonale), con l’obiettivo di diminuire le quote di spostamenti eseguiti con il mezzo privato per rispondere efficacemente all’esigenza di migliorare la qualità dell’aria, il clima acustico, la sicurezza stradale e la qualità urbana dei quartieri. Viene infine aggiornato il tematismo “ciclabili di valenza territoriale” come da PTCP”.

Durante il Consiglio è stata anche approvata la delibera n. 44/2025 di approvazione dei verbali delle sedute del Consiglio Comunale che si sono tenute da gennaio a maggio 2025 con 22 voti favorevoli e 9 astenuti.

In merito al PIRUEA, cioè  Programma integrato di riqualificazione urbanistica, edilizia e ambientale, in via Calabria la consigliera Carla Padovani di Verona PER ha chiesto se sia in fase di ultimazione il centro civico di quartiere che lei aveva fatto inserire personalmente nella delibera di adozione del PIRUEA. La vicesindaca Barbara Bissoli ha risposto che la prima versione e la prima convenzione, stipulata nel giugno del 2011, di questo PIRUEA prevedeva effettivamente la realizzazione, quale opera pubblica a contributo aggiuntivo, di un centro di aggregazione pubblico con relativo parcheggio sito al piano terra di uno degli edifici del PIRUEA, nel lotto tra via Calabria e via Lazio. Nel marzo del 2012, però, la ditta attuatrice ha depositato un'istanza di variante con la richiesta di sostituzione dell'opera pubblica approvata e convenzionata con ulteriori interventi in zona Stadio, come il rifacimento di marciapiedi, la sistemazione del centro ricreativo della parrocchia di Borgo Nuovo, una bussola d'ingresso della baita Alpini in località Chievo, sempre in località Chievo, la tinteggiatura dei locali del Centro anziani e a San Massimo l'ampliamento spogliatoi e magazzino del campo sportivo. La variante è  stata accolta e quindi convenzionata. Il PIRUEA è ancora in vigore e in fase di attuazione, in forza di proroghe anche ex lege del termine di validità, ma con opere pubbliche diverse da quella che era l'opera pubblica originaria.

Il consigliere Alberto Falezza del Partito Democratico ha presentato il progetto “Spazio Famiglie insieme nei primi 1000 giorni”: finanziato dal Fondo Sociale Europeo e dalla Regione Veneto per l'ambito territoriale sociale Ven 20, di cui il nostro Comune è capofila e propone incontri, seminari e laboratori con riferimento alla fascia 0-3 anni. La Consigliera Chiara Stella di Damiano Tommasi Sindaco ha espresso forte preoccupazione per i dati sul gioco d’azzardo a Verona presentati in Parlamento. Il consigliere Antonio Benetti del Pd ha presentato i risultati del report “Italia e la sua reputazione – Le città” che evidenzia come le città modello, quelle da cui si può trarre ispirazione non siano le metropoli congestionate come Milano o Roma, bensì realtà medie come Bologna e Verona. Il consigliere Carlo Beghini del Pd ha portato l’attenzione sull’emergenza che si sta vivendo nelle case circondariali per il persistere del clima rovente, portata all’attenzione di tutti anche dal Presidente Mattarella. Il consigliere Massimo Mariotti di Fratelli d’Italia ha segnalato la diversa colorazione della rotatoria di via Santini.

Sono stati bocciati i tre ordini del giorno presentati dalla consigliera Carla Padovani di Verona PER inerenti la realizzazione della stazione ferroviaria nel quartiere di San Massimo, l’elenco delle cave esaurite o dismesse e le forme di compensazione nel Piano degli interventi.

La Consigliera comunale di Fratelli d’Italia, Maria Fiore Adami, ha lamentato la difficile situazione in cui versano gli esercenti di via XX Settembre chiedendo se non siano previsti ristori e la concessione di plateatici anche temporanea o agevolata. L’assessora Rotta ha risposto che “sono previsti ristori sia sul fronte plateatici sia sul fronte Tari che saranno oggetto di interventi a breve”.