Attualità di Redazione , 28/06/2025 7:30

Come il lavoro può cambiare la vita dei detenuti e della comunità

Carcere di Montorio
Carcere di Montorio

"L’Amministrazione ha accolto con grande entusiasmo la proposta della Camera Penale di organizzare questa iniziativa che ringrazio, come va il mio ringraziamento speciale a chi ha promosso ma anche a chi ha consentito e favorito questo evento. Che il mondo del non profit si interessi alle prospettive di lavoro nel mondo del carcere è un dato al quale siamo ormai abituati. Ma che il profit si interessi a questo fenomeno, è una novità, una sfida che può portare a risvolti estremamente interessanti. Sicuramente il lavoro porta dignità, come porta competenze e prospettive di reinserimento nella società. Il reinserimento in un contesto lavorativo abbatte moltissimo la probabilità di recidiva e quindi deve essere interesse di tutta la comunità il contribuire a questo importante risultato. Questo in termine di sicurezza e di convivenza civile. Quindi se, oltre la mondo del non profit, anche anche quello profit si interessa al mondo del lavoro in carcere, allora forse la soluzione win-win si verifica. Cioè dare dignità e prospettive ai detenuti e maggiore sicurezza alla società”.

Questa la Dichiarazione dell’assessora alla Sicurezza e legalità, Stefania Zivelonghi a margine del convegno “Investire nella rieducazione. Come il lavoro può cambiare la vita dei detenuti e della comunità”, organizzato dal Provveditorato del Triveneto, dalla Direzione della Casa Circondariale di Verona e dalla Camera Penale.