Attualità di Redazione , 27/06/2025 14:20

Estate Teatrale Veronese: partono gli spettacoli, viabilità modificata al Teatro Romano

Teatro Romano
Teatro Romano

Da questa sera entra nel vivo la programmazione degli eventi dell’Estate Teatrale Veronese 2025 al Teatro Romano.

Modifiche alla viabilità
Per tutti gli spettacolo la viabilità sarà interrotta al transito dei veicoli, dalle ore 20.30 fino al termine della rappresentazione, in via Rigaste Redentore; via Redentore; lungadige Re Teodorico, nel tratto compreso tra vicolo San Faustino e via Rigaste.

Eventi dei prossimi giorni
Nell’ambito della rassegna “Contaminazioni Musicali”, all’interno dell’ampia programmazione dell’Estate Teatrale Veronese 2025, salirà questa sera sul palco del Teatro Romano, a partire dalle ore 21.15, Cat Power, cantautrice americana, con il suo omaggio a Bob Dylan e al concerto del 1966 alla Royal Albert Hall. Atteso a metà anni Sessanta come il messia del folk e della contestazione, il futuro Premio Nobel volava invece in tour per il mondo con un set a tutto rock che raccoglieva pochi applausi, tanti fischi, buuuu!, avanzi di cibo e insulti, fino a quell’urlo («Giuda!») di uno spettatore inglese che si sentiva tradito. A 50 anni di distanza, quei concerti sono entrati nella storia della musica del ‘900 e sanciscono l’età adulta del rock, attraverso canzoni che hanno scardinato le coscienze come “Like a rolling stone”, “Ballad of a thin man”, “Desolation Row” e “Visions of Johanna”. «Dai, sono tutte canzoni di protesta», rispondeva Dylan ai fan che non sopportavano la sua “svolta elettrica”.  Cat Power, voce affascinante dell’indie-rock americano, la sera del 27 giugno ripercorre in tutto e per tutto quel concerto (ovviamente senza fischi, né avanzi di cibo, né Giuda…), mettendo in luce la potenza del connubio musica & parole dylaniano.

Altre contaminazioni la sera del 28 giugno, con un trio di virtuosi provenienti da diversi angoli d’Europa: il trombettista sardo Paolo Fresu, il fisarmonicista francese Richard Galliano e il pianista svedese Jan Lundgren. Nel loro “Mare nostrum” un carico di storie legate al mare, dal Baltico al Mediterraneo, tra folk, jazz e classica. Tutto fuso in una scaletta affascinante, dove la canzone francese di Trenet si immerge nel mare della tradizione svedese, nelle acque languide del tango di Piazzolla, nel soul di Quincy Jones e nel barocco di Monteverdi.

Si prosegue il 29 giugno: ancora altri intrecci e visioni che s’incontrano, quelli del pianista Stefano Bollani e del percussionista indiano Trilok Gurtu, due artisti che vivono a ottomila chilometri di distanza, eppure così vicini da dialogare senza soluzione di continuità fin dal loro primo incontro, in un susseguirsi di suggestioni musicali, spunti, citazioni ed esplorazioni.
Il consiglio è: lasciate da parte le etichette, non tracciate confini e abbandonatevi alle trame pianistiche di Bollani e alle onde ritmiche in arrivo del subcontinente indiano.

Dal 3 luglio parte il Festival Shakespeariano, elemento identitario e originario della rassegna estiva, con 4 prime nazionali in cartellone - ROSENCRANTZ E GUILDENSTERN SONO MORTI di Tom Stoppard, l’OTELLO, il RICCARDO III e LA TEMPESTA di Shakespeare - e grandi artisti e registi coinvolti: da Francesco Pannofino a Giorgio Pasotti, da Maria Paiato a Giacomo Giorgio, da Graziano Piazza a Francesco Acquaroli e Paolo Sassanelli, da Andrea Chiodi a Alfredo Arias.

Per informazioni www.estateteatraleveronese.it