Attualità di Redazione , 24/06/2025 16:00

Il Parco di Santa Teresa diventa "Giardini 8 marzo" in onore delle donne

Parco Santa Teresa
Parco Santa Teresa

Sarà dedicato a sette donne che hanno lasciato un segno nella vita culturale, associativa e politica locale creando premesse per la costruzione di basi fondate sul rispetto, sulla parità e sulla consapevolezza. Il nuovo parco di Santa Teresa diverrà “Giardini 8 marzo” e sarà intitolato alla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Ma nello specifico si vuol rendere merito e memoria a 7 illustri  veronesi  che si sono distinte nella vita culturale, associativa e politica locale.

Si tratta di Anna Tantini (1936 – 2010), difensora civica e intellettuale femminista; Mafalda Pavia (1902 – 1985), medichessa ebrea, fondatrice Soroptimist international Verona; Tiziana Tomelleri Nocini (1930 – 2011), imprenditrice, inventrice, benefattrice; Paola Gambaro Ivancich (1914 – 1996), ricercatrice di entomologia agraria, benefattrice; Massimilla Baldo (1924 – 2011), ricercatrice, “The lady of Neutrinos”; Elisa dal Cero (1918 – 2002), partigiana, grande ufficiale della Repubblica e Ottavia Fontana (1894 – 1949), prima sindaca della provincia veronese.Tutte e sette saranno simbolicamente ricordate nel parco.

I sette toponimi, che recheranno la biografia di queste significative figure della storia veronese sono stati proposti alla relativa Commissione Toponomastica dalla Consulta delle Associazioni Femminili di Verona. Saranno posizionati lungo un percorso pedonale all’interno dell’area verde tra via del Commercio e via Scuderlando.

“Abbiamo deciso di dedicare alle Donne quest’area verde di 14mila metri quadrati – spiega l’assessore ai giardini e all’arredo urbano, Federico Benini - trasformandola in un luogo simbolico e concreto allo stesso tempo. Un parco dove la memoria si intreccia al cammino quotidiano, e dove le biografie di sette donne veronesi diventeranno parte della narrazione pubblica della città. Non si tratta solo di un’operazione toponomastica, ma di un atto civile, educativo e politico: riconoscere il valore della presenza femminile nella nostra storia, dare visibilità a percorsi di emancipazione, intelligenza, dedizione. Ogni targa sarà un invito a conoscere, riflettere, ricordare. Perché combattere la violenza sulle donne significa anche costruire una cultura nuova, fondata sul rispetto, sulla parità e sulla consapevolezza.”