Attualità di Redazione , 24/06/2025 14:55

Amedeo Margotto è il nuovo presidente dell’Ordine degli Architetti di Verona

Amedeo Margotto
Amedeo Margotto

Amedeo Margotto è il nuovo presidente dell'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Verona che guiderà, per il quadriennio 2025-2029, la comunità degli architetti veronesi che conta 2280 iscritti. La nomina è arrivata nella prima seduta del neo Consiglio insediatosi ieri, 23 giugno, dopo la tornata elettorale del 13 e 14 maggio scorsi. Nella medesima seduta sono state attribuite anche le altre cariche direttive: la vicepresidenza è affidata ad Alberto Vignolo, consigliere uscente e dal 2010 direttore del trimestrale dell’Ordine sulla cultura del progetto, la rivista «Architettiverona»; il Segretario è Anna Righetti, attiva nello scorso mandato all’interno della Commissione Accessibilità e il Tesoriere è Daniel Mantovani, che ha ricoperto tale ruolo anche durante la precedente presidenza Margotto.

Profondo conoscitore delle dinamiche ordinistiche Amedeo Margotto, libero professionista, è stato, infatti, presidente dell’Ordine veronese dal 2018 al 2021, nel pieno delle difficoltà della pandemia che aveva colpito anche la professione, e Consigliere nel quadriennio 2013-2017.

MAGGIORANZA “ROSA” PER IL NUOVO CONSIGLIO - Insieme alle cariche direttive, entrano nel nuovo Consiglio: Stella Gelmini, Andrea Alban, Leopoldo Tinazzi, Martina Ceschi; Katia Rigo, Francesca Benati, Lorella Marconi, Claudia Fattori; Fabio Pasqualini, Giovanni Cenna e Alice Lonardi. Otto le professioniste presenti su quindici consiglieri; otto su quindici anche i consiglieri che per la prima volta ricoprono una carica ordinistica: sono, questi, due elementi di forte novità, segno di una volontà condivisa di allargare ottica, sguardo e prospettive, nonché di un rinvigorito impegno ad ampliare l’azione dell’Ordine a professionisti con idee nuove.

I CARDINI DEL PROGRAMMA - “CON-ORDINE” è stata la parola-guida della lista di consiglieri uscita vincente nella sua totalità dalle elezioni. Gli Architetti veronesi hanno, dunque, condiviso e premiato una linea programmatica in continuità, rigorosa, sobria e ragionata, che guarda al consolidamento dell’identità dell’Ordine, attraverso il coordinamento delle politiche di categoria, la promozione di una cultura etica della professione, il sostegno alla crescita culturale e l’elaborazione di prospettive future per la categoria. Una valorizzazione del ruolo dell’Ordine che deve essere al servizio, in primo luogo, della medesima comunità veronese degli architetti, della professione, dell’Architettura e, quindi, di tutta la città.

«Non amiamo fare proclami prima di esserci rimboccati le maniche, e il nostro lavoro inizia ora – la sottolineatura del neopresidente Amedeo Margotto –. Il primo compito del rinnovato Consiglio sarà quello di operare per un progetto generoso verso la comunità degli Architetti di Verona, nella consapevolezza dei doveri che l’istituzione ordinistica impone. In sintonia con l’operato di chi mi ha preceduto, intendiamo valorizzare la professione con una programmazione ragionata che vada al cuore, all’identità del nostro essere architetti: formazione, cultura e etica della professione. Vogliamo aprire l’Ordine e la professione a nuove prospettive, attraverso nuovi strumenti e progetti già sul tavolo».