Convegno “Architettura e lavoro” alla Terrazza Platys

Giovedì 26 giugno 2025 alle ore 18.30 alla TERRAZZA PLATYS, per il ciclo “PLATYS CULTURA Suoni, parole e visioni per il Benessere”, in collaborazione con Edizioni Sindacali si terrà il convegno *”Architettura e lavoro. La città corporativa di Giuseppe Pagano”*, durante il quale sarà presentato il nuovo libro di Isidoro Pennisi “Giuseppe Pagano” (ES).
Al dibattito, introdotto dai saluti di Filippo Ghezzer Ceo di Platys, “Il quartiere del Benessere di Verona”, costruito secondo i criteri della bio-mimesi, e dall’intervento di Daniela Cavallo, prenderanno parte:
- Gianluca Peluffo, Architetto di fama europea, dal 2019 docente presso la facoltà di Architettura di KORE, Enna, Accademico della Scuola delle Belle Arti di Perugia 2018, dal 2018 Visiting Professor d’Architecture presso l’ENAM, Ecole National d’Architecture de Marrakech, insignito per la sua attività culturale nel 2003 del titolo di “Benemerito della Scuola e della Cultura” dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali;
- Filippo Bricolo, Architetto Docente di progettazione architettonica al Politecnico di Mantova;
- Tommaso Dal Bosco Presidente AUDIS – Associazione Aree Urbane Dismesse, pubblico-privata, nata nel 1995 con l’obiettivo di offrire un efficace supporto agli operatori pubblici e privati impegnati in processi di rigenerazione urbana.
Le letture saranno a cura di Silvia Sala.
Le conclusioni sono affidate al Segretario Generale UGL, Francesco Paolo Capone.
Il saggio di Isidoro Pennisi, Architetto e Docente all’Università di Reggio Calabria, "Giuseppe Pagano. Il testamento architettonico della città corporativa" esplora la relazione tra architettura e organizzazione del lavoro all'interno di un periodo, il Novecento italiano, ancora da esplorare, riflettendo su una visione innovativa della città come spazio funzionale e produttivo.
Pagano, figura centrale del Razionalismo italiano e direttore della rivista Casabella, sviluppò una concezione dell'architettura orientata alla funzionalità e all'efficienza, opponendosi al monumentalismo e alla retorica accademica del regime. Egli riflette su come l'architettura possa rispondere alle esigenze del lavoro e della produzione, proponendo modelli urbani che integrano spazi residenziali, produttivi e ricreativi in un sistema coerente e razionale. Un esempio significativo del suo pensiero è il progetto per l'E42, la "città italiana dell'economia corporativa", concepita come un'alternativa alla visione classicista proposta da Piacentini. Pagano immaginava una città moderna, effimera e funzionale, in contrasto con la monumentalità e la staticità delle architetture tradizionali.
Abbiamo raccolto la sua eredità?
Isidoro Pennisi ne discute con importanti architetti del panorama italiano e con le autorità presenti.