Il vino dei salesiani e dei ragazzi cantinieri: patto Federalberghi-Tusini

Da una parte c’è una scuola, unica in Italia, completamente dedicata al mondo vino e che forma i ragazzi alla professione di cantiniere. E’ la Scuola di Formazione Professionale Salesiano Tusini di Bardolino, una scuola che il vino addirittura lo produce: quattro etichette giudicate di tutto rispetto da esperti del settore.
Dall’altra parte c’è Federalberghi Garda Veneto, che con questa scuola ha deciso di stringere un accordo per non lasciarsi scappare gli studenti una volta giunti al termine del loro percorso di formazione. E che quei vini ha deciso di promuoverli. La partnership è stata presentata all’Istituto Tusini di Bardolino nella mattinata di ieri, martedì 17 giugno.
Ad aprire l’incontro, e a testimoniare la vicinanza e la soddisfazione dell’amministrazione comunale per un lavoro di squadra che avrà sicure ricadute positive sul territorio, il Sindaco di Bardolino Daniele Bertasi.
“Sono due i motivi che ci hanno portati a stringere questo accordo”, spiega il Presidente di Federalberghi Garda Veneto Ivan De Beni - “Il primo è che con i Tusini chiudiamo un cerchio, quello dei tanti istituti con i quali già da anni collaboriamo per avvicinare i giovani alle aziende del nostro territorio. Parliamo tanto di nuove generazioni, di inserirle all'interno del comparto turistico, ma il rischio è che restino solo parole. Queste convenzioni sono il nostro investimento sul futuro. Il secondo motivo è collegato all'enogastronomia, perché il turismo sul Lago non è solo legato alla balneazione ma è sempre di più far conoscere i nostri prodotti. Il fatto che l’Istituto abbia addirittura una propria produzione di vini, e che metta i ragazzi nelle condizioni di vivere il mondo del vino completamente, ci spinge a voler promuovere queste quattro nuove etichette e tutto il lavoro che c’è dietro”.
Le quattro etichette vengono prodotte dall’ Azienda Agricola Tenute Giuliari Don Bosco nata pochi anni fa proprio per dare un posto dove lavorare ai ragazzi e per valorizzare i terreni donati ai Salesiani dalla Contessa Elena Giuliari. I ragazzi non producono tecnicamente il vino, che viene prodotto da professionisti, ma assistono e prendono contatto con la parte produttiva che ovviamente è fondamentale ai fini della formazione. Partecipano alla potatura, trattamento e vendemmia, collaborano alla conduzione dei macchinari, al controllo delle fasi di vinificazione e a tutte quelle di gestione della cantina.
La commercializzazione delle quattro etichette andrà a sostenere tutte le attività realizzate dai Salesiani, in ambito non solo di formazione professionale, come ha spiegato durante l’incontro Matteo Bortoletto, il Direttore laico della Casa Salesiana di Bardolino. Etichette scoperte pochi anni fa dal giornalista, scrittore ed esperto di vino Angelo Peretti che le propose ad una platea di giornalisti internazionali in una degustazione alla cieca. Riscossero un incredibile successo.
“Quello che ho in mano è uno dei vini realizzati da questa grande avventura salesiana nel mondo del vino”, spiega Angelo Peretti. “E’ un 100% Corvina, che è il vitigno tipico della provincia veronese, e devo dire che è un grandissimo vino territoriale, è assolutamente quello che mi aspetto da una Corvina veronese della cerchia morenica più esterna, quella più verso il Monte Baldo. A queste note meravigliose di sale che deriva dalle Dolomiti, dai blocchi portati giù dai ghiacciai durante le glaciazioni, dal clima mediterraneo, e da queste prerogative della Corvina veronese, piccoli frutti, arancia sanguinella, mandarino. E’ un vino bellissimo da usare sia d'inverno sulle carni sia d'estate sul pesce di lago. Chi lo produce sta facendo un ottimo lavoro e se tanto mi da tanto questi ragazzi quando entreranno nelle cantine porteranno un grandissimo valore aggiunto alle aziende in cui andranno a lavorare”.
Oggi sono 220 gli studenti iscritti al percorso vitivinicolo, una sessantina tra il primo e il terzo anno. Una decina ha deciso di specializzarsi ulteriormente proseguendo con il quarto. Una scuola, si diceva, innovativa e unica in Italia.
“Il nostro corso – spiega Michele Gandini, Direttore della Scuola di Formazione Professionale Tusini di Bardolino- parte dalla vigna e riguarda quindi l’agronomica, l’attività in cantina, la formazione dei ragazzi alla professione del cantiniere, ma poi prosegue anche con un quarto anno che si concentra sull’analisi e degustazione dei vini, sull’ accoglienza in cantina”.
“L’accordo con Federalberghi -prosegue Gandini- è molto importante per noi perché significa vicinanza delle aziende, del territorio. Un aiuto concreto per portare avanti questo percorso di formazione. I ragazzi, una volta usciti da qui, potrebbero andare a lavorare nelle piccole, medie e grandi cantine perché le competenze che forniamo sono trasversali”.
Presenti all’incontro anche il Presidente dell’Associazione De Gustibus di Bardolino, Massimo Pietralunga, che riunisce bar e ristoranti di Bardolino e che ha testimoniato l’intenzione di veicolare il lavoro vitivinicolo dei Salesiani, e Corinna Gianesini, sommelier e rappresentante veneta dell’Associazione Donne del Vino. Associazione che porta avanti un progetto per l’inserimento del vino all’interno degli istituti di formazione professionale e che ha da poco attivato sette borse di studio per aspiranti sommeliers selezionate in collaborazione con gli Istituti Alberghieri e Turistici Italiani.