Gestione colonie feline, dal Comune 24mila euro alle associazioni che si prendono cura dei gatti

L’abbandono dei gatti sul territorio comunale è un problema che ancora oggi ha numeri importanti, purtroppo in aumento. Il quotidiano supporto delle Associazioni animaliste appartenenti al Terzo settore, attivamente impegnate nella loro presa in cura, è fondamentale per il Comune nella gestione delle numerose colonie feline oggi esistenti.
Per questo, attraverso il consigliere comunale delegato al Benessere degli animali Giuseppe Rea, l’Amministrazione ha scelto di riconoscere anche per il 2025 un contributo di 24 mila euro, per sostenere le Associazioni nell’acquisto di alimenti e nella copertura dei costi veterinari.
Una riproposta che arriva dopo il successo dell’iniziativa avviata per la prima volta nel 2024, che ha consentito di aiutare molti animali e persone indigenti ed in difficoltà nella loro gestione nonché volontarie e volontari che se ne prendono cura.
Le tre associazioni destinatarie del contributo sono: l’associazione Animalisti Verona, LAV di Verona e la Lega Nazionale per la Difesa del Cane (LNDC) di Verona.
In passato il contributo pubblico serviva solo per compensare in parte le spese per il cibo dei gatti. A partire dallo scorso anno, grazie al nuovo finanziamento, si possono garantire tutta una serie di attività previste dalla legge regionale 60 del 1993, che protegge i gatti che vivono liberi sul territorio indicando i doveri degli enti e delle istituzioni preposte.
Un supporto concreto per le Associazioni che si rendono disponibili ad aiutare le coadiuvanti gattare nella gestione delle colonie feline o quelle persone, soprattutto anziani, che per vari motivi non riescono più ad accudire i loro animali domestici. Perché voler bene ad un gatto, non significa solo assicurargli il cibo quotidiano. Vuol dire garantirgli le cure e l’assistenza medica, un ambiente confortevole e soprattutto l’affetto delle persone che si prendono cura di loro.
“Questo contributo – spiega il consigliere comunale Giuseppe Rea – potrà aiutare tutte le coadiuvanti gattofile referenti di colonie feline che operano sul nostro territorio e che ogni giorno, nel silenzio e con immensa generosità, mettono a disposizione il proprio tempo e le proprie risorse per aiutare degli esseri indifesi, che ricordo essere tutelati dalla legge, fornendo loro supporto nella gestione della colonie ma permetteranno anche di andare incontro a quelle persone che a causa di indigenza non riescono, purtroppo, a prendersi cura del proprio animale come vorrebbero. A volte aiutare a garantire la salute di un animale significa assicurare una vita migliore e serena anche al suo compagno di vita umano, soprattutto se è una persona sola ed anziana”.
Nello specifico, la somma servirà per l’acquisto di cibo, per pagare prestazioni veterinarie, ma anche per affrontare tutte quelle situazioni ‘difficili’ che quasi quotidianamente vengono segnalate alle Associazioni animaliste di gatti abbandonati o di cosiddetti ‘casi sociali’, ossia persone che per indigenza o per altre problematiche non riescono più mantenere i propri amici a quattro zampe.
Intervenire in queste situazioni è inoltre importante per promuovere le attività di adozione degli animali.
“Ricordo che l’abbandono dei gatti è una vera e propria piaga che interessa non solo Verona ma tutto il nostro Paese – ha aggiunto Rea –. Per questo è fondamentale che i cittadini provvedano anche alla loro sterilizzazione, soprattutto se vengono lasciati liberi di uscire di casa, un obbligo che assieme a quello del microchip, purtroppo, non è ancora previsto dalla legge nazionale o regionale ma lo è dal nostro Regolamento per la Tutela Animali”.
Per Emanuela Giarraputo, presidente di Animalisti Verona: “si tratta di un prezioso aiuto per dare supporto a chi gestisce le colonie feline. Lo scorso anno abbiamo aiutato 160 coadiuvanti per un totale di 2.500 gatti e 5 tonnellate di cibo distribuite”.
“Nel 2023 LAV Verona ha effettuato 422 interventi a favore di gatti in difficoltà in tutta la provincia, 157 sul territorio comunale – evidenzia la presidente nazionale LAV e Responsabile LAv Verona Lorenza Zanaboni –. Un risultato che non solo risponde ad una indicazione di legge ma che permette di far fronte economicamente ai sempre più numerosi casi di persone che non riescono a prendersi cura dei loro gatti”.