Attualità di Redazione , 08/06/2025 6:08

Differenziata e ambiente, gli studenti sul palco a ritmo di rap

Spettacolo Amia

Indifferente? No, grazie! Io scelgo la mia parte, separare non è un dramma, solo un po’ di arte. Non serve un supereroe né un mago in città, basta un gesto, una scelta, un po’ di civiltà”.  
È questo il ritornello rap ideato da Ester Vladi e dal gruppo teatrale “In quattro quattr’otto” della scuola Cesare Battisti (IC4) che quest’anno ha portato sul palco del Teatro Camploy, per la recita di fine anno, i temi ambientali e l’importanza della raccolta differenziata. Nell’intricata trama della rappresentazione dal titolo “Giallo in palcoscenico", ragazzi e ragazze hanno scelto di dare particolare attenzione all’aspetto ecologico, alla scelta personale di lasciare un mondo migliore attraverso semplici e facili gesti quotidiani. “I nostro giovani attori hanno scelto di dire il loro “no” all’indifferenza (e all’indifferenziata) e di promuovere azioni vere e concrete per vivere in un mondo più sano e pulito”, spiegano le docenti Monica Di Guida e Cristina Lorenzetti, che da anni seguono il gruppo di teatro.“Il ruolo dei giovani e delle giovani nella tutela dell’ambiente e anche nel cambiamento del modo di raccolta differenziata dei rifiuti che stiamo allargando gradualmente a tutta la città è fondamentale e questa iniziativa, nata spontanea dagli studenti e sapientemente concretizzata grazie a scuola e insegnanti, è davvero lodevole e degna di nota”, ha sottolineato il presidente di AMIA Roberto Bechis.

“Gli attori sono trentacinque e sul palco ognuno trova il proprio spazio per manifestare sentimenti ed emozioni imparando ad accettare la fatica e i propri limiti per rafforzare così l’autostima e tessere vere relazioni di amicizia. L’idea è sempre quella di offrire ai ragazzi la possibilità di stare assieme, divertirsi anche stando lontani per qualche ora dagli smartphone, mettendo in gioco tutte le loro capacità. Un teatro inclusivo che pone al centro ciascun alunno con le proprie caratteristiche in una fase di crescita estremamente delicata e complessa, e che quest’anno è stato declinato su un tema particolarmente rilevante”, aggiungono le insegnanti ringraziando la dirigente scolastica IC4 Francesca Zambito, il Comitato genitori e Benedetta Becchelli, Irene Morandi, Benedetta Migliorini e Marco Vignola: ex alunni ed ex attori della compagnia che ancora contribuiscono attivamente alla buona riuscita degli spettacoli. E ancora, mamme e nonne che hanno messo a disposizione le loro doti di sarte, costumiste e truccatrici.

Quello che si chiude ufficialmente oggi è stato un anno scolastico che ha visto AMIA essere presente per la prima volta anche nelle scuole dell’infanzia, aggiungendo così la fascia d’età 3-6 anni a quella già coperta che va dai 6 ai 18. I progetti dell’Ufficio Scuole ed Educazione Ambientale, ovviamente con format e proposte differenti declinate per età e ciclo di studi, ha coinvolto quest’anno 120 scuole e 250 classi raggiungendo complessivamente ben 26mila alunni. Il metodo scelto e privilegiato nelle offerte formative proposte agli istituti è quello dell’apprendimento esperienziale che permette una partecipazione attiva attraverso l’utilizzo dei sensi, del ragionamento, della creatività e dell’azione diretta. E non finisce qui. Sempre per la prima volta quest’anno, sono in fase di pianificazione progetti dedicati a bimbi e ragazzi per le settimane estive per parlare e sensibilizzare sulle tematiche care all’ambiente anche quando le scuole sono chiuse.