Attualità di Redazione , 06/06/2025 8:16

Veglia di Pentecoste, sabato nella basilica di San Zeno la celebrazione col Vescovo Pompili

Il vescovo Pompili
Il vescovo Pompili

La Chiesa di Verona si ritrova sabato 7 giugno alle 20.45 presso la basilica di San Zeno, insieme al vescovo Domenico Pompili per vivere la Veglia di Pentecoste. Spiega don Carlo Dalla Verde, referente del Servizio liturgia: «Nella Pentecoste si celebra il momento generativo della Chiesa, che con il dono dello Spirito Santo la costituisce luogo della perenne manifestazione del Risorto. La comunità cristiana, fin dalle origini, ha espresso con il vegliare la partecipazione agli eventi fondamentali della fede. Sostare in preghiera per un tempo prolungato e invocare lo Spirito Santo perché le nostre menti e i nostri cuori siano docili all’ascolto della Parola è fare spazio all’irrompere di Dio nella nostra vita per trovare nuova luce in vista del cammino di fede personale e del discernimento comunitario». La Veglia vissuta a livello diocesano vuole diventare uno degli appuntamenti abituali nel calendario annuale, anche raccogliendo l’eredità della visita di papa Francesco il 18 maggio scorso, proprio nella vigilia di Pentecoste.

La celebrazione, secondo lo schema della liturgia della Parola, si articolerà in quattro momenti: l’invocazione dello Spirito Santo, la lettura prolungata della Parola di Dio, la professione di fede battesimale con la aspersione e la preghiera universale. Continua Dalla Verde: «Momento culminante sarà proprio la professione di fede in cui tutti, come la notte di Pasqua, accenderanno un lume al cero pasquale e faranno risplendere l’aula liturgica della luce nuova della Pasqua, che, nello Spirito, diventa guida e sostegno alla vita di ciascuno. Nel gesto dell’aspersione poi si può ritrovare la verità dell’espressione evangelica “rinati dall’acqua e dallo Spirito” che ben descrive gli effetti dei sacramenti del Battesimo e della Confermazione che abbiamo ricevuto. A concludere la Veglia un omaggio a Maria, madre della Chiesa con il canto del Magnificat che segna il coinvolgimento della comunità nel contemplare le grandi opere di Dio che compie nell’umiltà della vita quotidiana della comunità dei credenti» Nei vari momenti celebrativi oltre ai presbiteri, ai diaconi, ai lettori e agli accoliti che rendono visibile l’indole ministeriale della Chiesa saranno coinvolti alcuni rappresentanti dei movimenti e delle associazioni ecclesiali a manifestazione dei molteplici carismi suscitati dallo Spirito e presenti nella realtà diocesana di Verona. Il coro formato da 150 persone provenienti da diversi cori della diocesi, insieme ad un quartetto d’archi e ad alcuni fiati, animerà il canto sotto la guida del Maestro Giovanni Geraci. 

Conclude don Carlo: «Come si intravede nella forma celebrativa, lo Spirito di comunione non permette separazioni e fratture: ed ecco perché, come segnalato dalla Conferenza episcopale italiana, la Veglia di Pentecoste sarà anche l’occasione per tutti per pregare per la pace. Se ci si riconosce come figli di Dio, ci si riconosce fratelli, legati da un’origine comune nell’amore di Dio, inseriti nella medesima creazione, incamminati verso la stessa partecipazione alla gloria e questo diventa via affinché tutti possiamo essere artigiani di pace».