Attualità di Redazione , 07/06/2025 5:00

Unicredit pronto a cedere 200 sporteli di Banco Bpm, a Verona rischio chiusura per 90 filiali

Banco Bpm, assemblea approva bilancio

Unicredit è pronto a cedere più di 200 filiali, il 14% delle 1.400 attuali di Banco Bpm, se andrà in porto l'ops lanciata sulla banca guidata da Giuseppe Castagna. A perdere più sportelli saranno le province di Verona, dove verrebbero tagliati 90 sportelli su 91 azzerando di fatto la presenza del Banco, e di Novara dove sarà venduto il 90% dei 32 attuali. A Milano, dove ha sede il gruppo bancario, saranno invece 'eliminati' solo 6 sportelli, il 3% della presenza odierna. Nel mezzo, a Modena saranno cedute 23 filiali su 49 e ad Alessandria 16 su 30. Fonti finanziarie confermano così la cifra anticipata da Repubblica, emersa nell'ambito del dialogo in corso fra Piazza Gae Aulenti e la direzione generale della Concorrenza (dg Comp) della Commissione Ue.
 

L'antitrust Ue si esprimerà sul pacchetto proposto da Unicredit che, per quanto riguarda il numero degli sportelli, è stato calcolato secondo le regole dell'Italia secondo cui ogni banca può avere in ciascuna provincia una quota massima di mercato pari al 20%. La decisione di Bruxelles sulla fattibilità dell'integrazione da Unicredit e Banco Bpm è attesa per il 19 giugno. L'autorità europea potrebbe esprimersi anche sui paletti imposti dal governo col golden power. Nello specifico l'eliminazione di 200 sportelli farebbe già di per sé diminuire i depositi di 10 miliardi, rendendo discutibile l'obbligo imposto col golden power di mantenere nella futura banca l'attuale rapporto fra depositi e impieghi di Banco Bpm.
 

Prima di quella data, il 10 giugno, nella battaglia ingaggiata a tutti i livelli fra le due banche è intanto in programma l'udienza del Tar del Lazio sulla richiesta del Banco di una sospensiva della delibera Consob che ha congelato per 30 giorni l'ops: l'offerta a oggi dovrebbe ripartire il 23 giugno e chiudersi il 23 luglio.