Attualità di Redazione , 30/05/2025 14:30

Papa Leone XIV ricorda "Arena di pace" e ringrazia israeliano e palestinese abbracciati

Abbraccio tra israeliano e palestinese in Arena
Abbraccio tra israeliano e palestinese in Arena

Il Papa ringrazia i movimenti per la pace che l'anno scorso a Verona avevano promosso l'incontro "Arena di pace" con Papa Francesco. "Non possiamo dimenticare l'abbraccio coraggioso fra l'israeliano Maoz Inon, al quale sono stati uccisi i genitori da Hamas, e il palestinese Aziz Sarah, al quale l'esercito israeliano ha ucciso il fratello, e che ora sono amici e collaboratori: quel gesto rimane come testimonianza e segno di speranza. E li ringraziamo di aver voluto essere presenti anche oggi", ha detto Leone XIV nell'udienza ai movimenti per la pace.

Papa Leone, ricordando l'evento di un anno fa a Verona con Bergoglio, ha sottolineato che per Francesco "la costruzione della pace inizia col porsi dalla parte delle vittime, condividendone il punto di vista. Questa prospettiva è essenziale - sottolinea Prevost - per disarmare i cuori, gli sguardi, le menti e denunciare le ingiustizie di un sistema che uccide e si basa sulla cultura dello scarto". "Il cammino verso la pace richiede cuori e menti allenati e formati all'attenzione verso l'altro e capaci di riconoscere il bene comune nel contesto odierno.

La strada che porta alla pace è comunitaria, passa per la cura di relazioni di giustizia tra tutti gli esseri viventi. La pace, ha affermato Giovanni Paolo II, è un bene indivisibile, o è di tutti o non è di nessuno", ha aggiunto Papa Leone evidenziando che occorre "una determinazione ferma e perseverante di impegnarsi per il bene comune". "In un'epoca come la nostra, segnata da velocità e immediatezza, dobbiamo ritrovare quei tempi lunghi necessari perché questi processi possano avere luogo", ha concluso.