Assemblea provinciale di Asfa Verona: donatori di sangue in crescita

Il 2024 per Asfa Verona, l’Associazione Donatori Sangue San Francesco d’Assisi, è stato l’anno delle ripartenze, segnato da un incremento nel numero delle donazioni; dal ritorno nella sede di via Lussino, resa inagibile dopo che un incendio aveva interessato lo stabile a novembre 2024; da una nuova campagna di comunicazione.
Sono alcune tappe ricordate dal presidente provinciale di Asfa Verona, Alessandro Toaiari, all’Assemblea ospitata venerdì sera, nella Sala Morone del Convento di San Bernardino. Dove, nel 1970, nacque il sodalizio fondato Gino Chiumenti, terziario francescano della Fraternità di San Bernardino, che ebbe l’intuizione di unire la promozione del dono del sangue alla solidarietà.
Una mission che resta attuale: «Per noi, continuare a promuovere il dono del sangue significa prima di tutto pensare ai malati dei nostri ospedali, alle loro famiglie, ai bisogni concreti della nostra comunità. E sappiamo che questo compito non si realizza mai da soli: la collaborazione con le associazioni di volontariato del nostro territorio resta un pilastro irrinunciabile, uno spazio di sostegno reciproco e di crescita comune», spiega Toaiari.
Donazioni. Il 2024 si è concluso con 1.162 donazioni e 611 donatori attivi nelle 12 sezioni presenti tra città e provincia, registrando un incremento di 50 donazioni, sia di sangue intero (+5%) che di plasma (+3%), sebbene a fronte di una lieve diminuzione (-3) di donatori rispetto all’anno precedente.
Per quanto concerne il ricambio dei donatori, nel 2024 sono state registrate 46 prime donazioni, di cui 9 rientri; a queste si sommano 12 nuovi ingressi di donatori già attivi in precedenza ma non ancora soci Asfa, adesso pienamente integrati nelle sezioni.
«Nel complesso, il bilancio finale dei donatori si mantiene sostanzialmente stabile, nonostante il naturale turnover dovuto a motivi anagrafici o personali. Permane tuttavia elevato, e risulta in lieve aumento, il numero dei donatori poco attivi, ossia coloro che nel 2024 non hanno effettuato alcuna donazione, pari a 84 unità», rileva Toaiari. Particolarmente positivo è invece il dato relativo alla media delle donazioni per volontario attivo che si attesta a 1,9 donazioni e supera le 2 donazioni annue tra i donatori di sesso maschile.
Dati che rispecchiano l’andamento generale, evidenzia il dott. Giorgio Gandini, direttore del Dipartimento interaziendale di Medicina Trasfusionale (Dimt): «Costante in tutta Italia è un leggero calo progressivo delle donazioni di sangue intero, che però si accompagna a un leggero costante progressivo calo del consumo di globuli rossi. Negli ultimi due anni, nessuna regione d’Italia ha registrato carenza di sangue. La situazione è stabile ed è un dato positivo: significa che stiamo lavorando bene ma bisogna continuare le attività sul territorio».
Nel 2024 si è registrata una crescita della donazione di plasma, sottolinea Gandini, «ottenuto da lavorazione di sangue intero o plasmaferesi. È usato in parte negli ospedali e in gran parte è destinato al frazionamento industriale per ottenere farmaci “salvavita”. La sfida è cercare di arrivare o avvicinarsi all’autosufficienza a livello nazionale. Ma ne servono enormi quantità. Nessun Paese è autosufficiente, in Italia e provincia di Verona facciamo bene ma si può fare molto di più».
Attività. A fronte di questi numeri incoraggianti, si consolida l’impegno dell’Associazione nel promuovere il dono di sangue e plasma tra la popolazione. Azione gratuita e solidale che avviene in forma anonima e può compiere chiunque goda di buona salute. Per informazioni sulle modalità di donazione, restano attivi il numero di cellulare (anche WA) 320.0125298 e la mail [email protected].
Nel 2024 volontari di Asfa hanno confermato la partecipazione a varie iniziative inter associative, a testimonianza della volontà di operare in sinergia con le altre realtà “sorelle” Fidas Verona e Avis. Ad esempio in occasione della partecipazione alla manifestazione Job&Orienta e nella gestione dell’ufficio di prenotazione.
Nel segno della collaborazione è la scelta di destinare le benemerenze associative, che lo scorso anno sono andate a favore dell’associazione Il Castello dei Sorrisi. Prosegue il binomio Asfa e sport attraverso manifestazioni quali l’edizione ciclistica del Giro delle sezioni, ora ufficialmente inserito nel calendario eventi della Luparound; e la recente partecipazione all’iniziativa La Via del Dono, abbinata a una raccolta fondi a favore della Fondazione Più di un Sogno, che ha permesso di “reclutare” 15 nuovi donatori.
Nuova campagna. La proposta al servizio come donatore di sangue viene svolta da Asfa valorizzando e sostenendo le specificità di chi già si occupa di volontariato e la circolarità del dono: quando più associazioni lavorano insieme, amplificando reciprocamente i propri messaggi, il risultato finale è molto più grande. Pensiero che riecheggia nella nuova campagna di comunicazione “Asfa, donazione in azione” ideata da Gianluca Mischi per ricordare come donare sangue sia un atto di solidarietà che si traduce in aiuto collettivo.
All’Assemblea provinciale hanno partecipato anche Sergio Fonte, vicesegretario di Avis provinciale, e Monica Vassanelli, vicepresidente di Adoces. Sono intervenuti inoltre alcuni rappresentati delle associazioni con cui Asfa collabora: Mara Mascagno, presidente della Ronda della Carità; Diana Venturato, presidente di Oscar per tutti Onlus; Marco Ottocento, presidente della cooperativa sociale Vale un Sogno; Filippo Benetti, presidente Asd “Mario Conti”.