Attualità di Redazione , 23/05/2025 8:42

Nuovo “tesoro” ritrovato negli scavi in Arena

Ritrovamenti in Arena
Ritrovamenti in Arena

Spuntano le tracce di un'antica fornace vetraria di epoca tardo-antica tra gli arcovoli dell'Arena di Verona, nel corso dei lavori di ristrutturazione dell'anfiteatro per migliorare l'accessibilità in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Come già verificato in passato, nell'arcovolo 65, che si trova in corrispondenza della zona dell'anello esterno (Ala) dell'Arena, stanno emergendo informazioni preziose sulle vicende strutturali e sull'uso del monumento, a partire dalla sua fase di fondazione.
Particolarmente significative le testimonianze relative all'uso produttivo-artigianale che caratterizzò la fase tardo-antica, da cui sono emerse tracce di un'officina vetraria.
Secondo il Soprintendente Andrea Rosignoli "la riconversione di uno degli spazi dell'anfiteatro cittadino per 'impianto di fornaci che riciclavano il vetro e producevano nuovi oggetti in vetro soffiato è senza dubbio una pagina molto interessante della storia del monumento. Poter recuperare le tracce archeologiche di un'economia del riciclo organizzata pubblicamente, in un periodo di profonde trasformazioni, ci sembra una fortunata opportunità che i lavori per le Olimpiadi ci offrono. Anche questo scavo conferma come l'Arena, nonostante le continue e reiterate modifiche subite nei secoli - sottolinea - sia ancora un'eccezionale riserva di dati archeologici oltre che un potenziale laboratorio di studi e ricerche".

La Soprintendenza ha cosi organizzato un'iniziativa di archeologia pubblica, nell'ambito del Piano di Valorizzazione 2025 del Mic: un'apertura straordinaria dell'arcovolo 65 al pubblico con la possibilità di avvicinarsi "in tempo reale" alle attività di scavo in progress, il 28 maggio prossimo, con turni di visita tra le 16.00 e le 19.00. Il pubblico potrà dialogare con archeologi e architetti della Soprintendenza e con i professionisti impegnati nello scavo, visionando le strutture e i reperti più significativi. Per l'ad di Simico, Fabio Saldini, "l'investimento fatto dal Governo sull'Arena di Verona, grazie ai Giochi 2026, renderà universalmente accessibile un monumento conosciuto in tutto il mondo. Si tratta di un atto di civiltà, prima ancora di un intervento architettonico. Al fine di realizzare un ascensore per garantire le visite alle persone con disabilità, gli scavi all'arcovolo 65 hanno regalato una bellissima sorpresa dal punto di vista culturale che ci pregiamo di condividere, nel lavoro che stiamo portando avanti, fianco a fianco, con tutte le istituzioni locali. Aprire le porte alla cittadinanza farà conoscere ancora di più alle persone ciò che stiamo facendo per lasciare all'italia un patrimonio di conoscenze, di opere e di valorizzazione sotto ogni punto di vista". 
La vicesindaca e assessora all'Edilizia monumentale e ai Beni culturali Barbara Bissoli in proposito dichiara “siamo molto contenti dell’opportunità di conoscenza e di crescita culturale data dal rinvenimento archeologico conseguito nel corso dello scavo in atto nell’arcovolo n. 65 dell’Arena per le verifiche preliminari alla progettazione dell’ascensore da realizzare come legacy delle cerimonie di chiusura dei Giochi Olimpici e di apertura dei Giochi Paralimpici, che si terranno rispettivamente il 22 febbraio e il 6 marzo 2026. L’impegno delle Istituzioni per migliorare per chiunque la qualità dell’esperianza della visita in Arena e i disagi affrontati dai visitatori, recano però alla Città molteplici, inestimabili benefici sociali e culturali, compresa l’occasione della scoperta di antichi usi dell’Anfiteatro, che ne confermano la storica, ma ancora attuale, valenza per l’economia della Città, scoperta che ci proponiamo di valorizzare e di rendere quanto più fruibile grazie al prezioso contributo della Soprintendenza”.

Cecilia Gasdia, Sovrintendente Fondazione Arena sottolinea che "l'Arena, con i suoi venti secoli di storia, non è solo il monumento e il teatro d'Opera che tutti noi conosciamo, ma anche una preziosa fonte storica, da tutelare e valorizzare. Ecco perché, nonostante siano in corso i complessi allestimenti dell'anfiteatro per rendere gli spazi fruibili ai 1.400 lavoratori del Festival lirico, che quest'anno dovranno convivere con i cantieri olimpici, siamo orgogliosi di contribuire a questo pomeriggio a porte aperte. È importante che il pubblico possa scoprire e vedere con i propri occhi i ritrovamenti emersi per rendersi conto del valore storico della nostra Arena".