Attualità di Redazione , 20/05/2025 14:48

“Screens down. Eyes up!”, al via a Verona la campagna sulla miopia in età infantile

Dott.ssa Elena Gusson
Dott.ssa Elena Gusson

Evitare i dispositivi elettronici sotto i due anni d’età e massimo un’ora al giorno per i bambini in età prescolare davanti agli schermi, TV compresa. E poi almeno due ore al giorno all’aria aperta. Sono questi i primi accorgimenti che vengono dati dagli oculisti specializzati in problemi pediatrici per la prevenzione della miopia.

La luce solare stimola la produzione di dopamina che sembra inibire gli enzimi coinvolti nella miopia, le metalloproteasi. Mentre durante l’utilizzo dei dispositivi elettronici è fondamentale mantenere sempre una distanza di almeno 30-40 cm, facendo pause ogni 20-30 minuti e guardando lontano per 20 secondi. Per questa ragione si consiglia, inoltre, di attivare nei dispositivi elettronici l’impostazione “screen distance”. Anche dai supporti cartacei, come libri e quaderni, si consiglia di mantenere una distanza di almeno 30-40 centimetri e di rimanere in un ambiente illuminato.

Servizio di Oculistica Pediatrica di Verona. Si tratta di importanti accorgimenti che i genitori dovrebbero mettere in campo per la salute degli occhi dei propri figli, rivolgendosi eventualmente al pediatra nel caso di dubbi. Sarà poi il pediatra territoriale a indirizzare le famiglie al Servizio di Oculistica Pediatrica, guidato dalla dott.ssa Elena Gusson, attivo a Borgo Roma nell’Uoc Oculistica, diretta dal prof Giorgio Marchini. Gli oculisti pediatrici sono impegnati nella prevenzione della miopia nei bambini in sintonia con il Brien Holden Vision Institute e con le linee guida dell'OMS, per questo invitano le famiglie a osservare la comparsa e avere comportamenti di prevenzione.

La miopia aumenta il rischio di patologie degli occhi. Secondo studi epidemiologici recenti, nel 2050 metà della popolazione mondiale sarà miope. Da qui la necessità di attivarsi in modo concreto per sviluppare e diffondere strategie che possano prevenire l’insorgenza della miopia e rallentarne la progressione. La miopia oggi non è più considerata dagli oculisti un semplice “disturbo della vista” che si risolve utilizzando un paio di occhiali, ma una vera e propria patologia. Più le diottrie di miopia aumentano, maggiore sarà il rischio per il paziente di sviluppare negli anni malattie correlate quali glaucoma, maculopatia miopica, cataratta precoce e distacco di retina.

“Screens down. Eyes up!”. Proprio perché la salute della vista va garantita fin da piccoli, il Brien Holden Vision Institute, organizzazione no profit, riconosciuta a livello mondiale nella ricerca oculistica e in particolare nella prevenzione delle patologie pediatriche, promuove dal 19 al 25 maggio una campagna divulgativa sulla miopia in età infantile dal titolo “Screens down. Eyes up!”. L’obiettivo è sensibilizzare sul corretto uso dei dispositivi elettronici.

Dott.ssa Elena Gusson: “In presenza di una miopia con esordio precoce in età pediatrica le linee guida internazionali raccomandano, oltre a trascorrere almeno 2 ore al giorno all’aperto, diverse opzioni terapeutiche: l’utilizzo del collirio atropina a basso dosaggio e la correzione della miopia con le lenti a defocus periferico. Queste lenti modificano il profilo ottico dell’occhio contribuendo a ridurre l’allungamento del bulbo oculare. Per i bambini più grandi esiste anche la possibilità di utilizzare al posto degli occhiali delle lenti a contatto notturne: si tratta però di una metodica non adatta a tutti e che richiede uno stretto controllo del medico oculista pediatrico e dell’optometrista”.