Attualità di Redazione , 14/05/2025 10:30

Il Propeller Club Verona mette in rete istituzioni e territori

Propeller

Lunedì 12 maggio, al Ristorante Maffei, nel cuore della città antica di Verona, si è discusso del futuro. Il tema della serata, L’importanza della Provincia per le grandi opere future della città, ha offerto agli ospiti l’occasione di far emergere un messaggio condiviso e più ampio: cooperare, fare rete, agire con visione e sostenibilità.

Chiara Tosi, presidente del Propeller Club Verona, ha aperto i lavori sottolineando il ruolo propulsivo dell’associazione: « Il 2025 sarà l’anno del sodalizio e dell’unione – ha spiegato –. Abbiamo già in cantiere, per ottobre, la Giornata della Navigazione in sinergia con il Propeller Mantova. Ma questa sera il nostro sguardo è rivolto alla sostenibilità delle grandi opere».

A fare gli onori di casa e moderare gli interventi è stato Gian Arnaldo Caleffi, segretario del Club, il quale ha ribadito il ruolo chiave della Provincia come motore delle connessioni infrastrutturali: «La Provincia non è una periferia amministrativa, ma un punto di snodo essenziale per lo sviluppo. È il livello dove si costruiscono i collegamenti concreti tra territori».

Il primo intervento istituzionale è spettato a Flavio Massimo Pasini, presidente della Provincia di Verona, che ha tracciato le linee strategiche del territorio: «Dobbiamo cavalcare l’onda delle opportunità – ha esordito – come il collegamento ferroviario con l’aeroporto e il traforo del Brennero, ormai in dirittura d’arrivo. La Provincia, vicina ai territori, è la casa dei sindaci – ha aggiunto –: con bandi da milioni di euro aiutiamo i Comuni a realizzare le opere che servono davvero». Pasini ha poi rispolverato infrastrutture del passato come spunto di innovazione: «Si è parlato anche di riattivare l’antica “littorina” tra Mantova e Peschiera del Garda, che passa anche per Valeggio sul Mincio». Ha inoltre evidenziato come sia fondamentale superare il malcostume diffuso dei poli logistici isolati e difficilmente accessibili dai lavoratori, sottolineando la necessità di promuovere una maggiore collaborazione e un dialogo costante tra i diversi attori coinvolti.

A richiamare l’attenzione sull’equilibrio tra sviluppo e tutela ambientale è intervenuta la senatrice Aurora Floridia, presidente del Parliamentary Network for a Healthy Environment del Consiglio d’Europa: «Ogni infrastruttura deve dialogare con la salubrità di aria, acqua e suolo. Davanti a noi ci sono tre grandi criticità ambientali: cambiamento climatico, inquinamento e perdita di biodiversità. Queste sfide si possono vincere solo grazie a collaborazioni strette fra imprese e istituzioni, con uno sguardo sempre rivolto alle generazioni future».

Dal fronte aeroportuale, Paolo Arena, presidente dell’Aeroporto Valerio Catullo, ha sottolineato la necessità di tradurre le opportunità in progetti concreti in tempi rapidi: «È inutile inseguire visioni futuristiche se l’iter è così lungo da farci arrivare al traguardo con soluzioni già superate. Le infrastrutture non servono solo a muovere merci e persone, ma a rendere vivibile il territorio e a sostenere un turismo di qualità, che richiede servizi adeguati. Il collegamento tra aeroporto, lago di Garda e città non è più rinviabile. Fare rete è l’unico modo per ottenere le risorse necessarie».

Sul tema del collegamento ferroviario aeroportuale è poi intervenuta Paola Boscaini, deputato in Commissione Trasporti: «Lo studio di fattibilità già esiste – ha spiegato – e ci sono gli strumenti per reperire i finanziamenti. Se commissariato, il progetto potrebbe concludersi in 3–4 anni anziché 7–8 come stimato da RFI. Ma ricordiamoci: è fondamentale che ogni opera sia utile e fruibile per tutti i cittadini».

A chiudere il cerchio è stata Elisa De Berti, assessore ai Trasporti della Regione Veneto, che ha ribadito la necessità di una visione sistemica: «Non possiamo permetterci di realizzare infrastrutture senza valutarne la sostenibilità ed è per questo che sul collegamento aeroporto-lago-città esiste già un’analisi costi-benefici. Il progetto non può prescindere da una visione onnicomprensiva: l’aeroporto di Verona, diversamente da altri aeroporti veneti, registra infatti un afflusso turistico pari all’85% del totale dei viaggiatori. È quindi nostro dovere intercettare questa utenza e offrirle servizi adeguati».

In sala, altri esponenti del territorio – tra i quali l’europarlamentare Flavio Tosi, il presidente del Consiglio Comunale di Verona Stefano Vallani, il Presidente del Propeller Club Mantova Nicola Pascal e il sindaco di Affi Marco Sega – hanno dato peso e concretezza al confronto, in una serata che ha voluto dimostrare come la Provincia sia un importante fulcro per le grandi opere del futuro.

In un clima di concreta fiducia, la serata si è conclusa con un invito unanime: costruire il futuro della nostra provincia mettendo al centro la collaborazione tra istituzioni, imprese e comunità, sempre con un occhio attento all’ambiente e alle esigenze dei cittadini. Verona è pronta a rinnovarsi.