Attualità di Redazione , 11/05/2025 7:30

Assemblea provinciale di Fidas Verona: raggiunti nuovi donatori ma resta alto bisogno di sangue

Fidas

Il 2024 per Fidas Verona, l’associazione che raduna 81 sezioni di donatori di sangue a Verona e provincia, è stato all’insegna della stabilità: a fronte di un lieve aumento dei donatori (31 in più del 2023), ha corrisposto un leggero calo delle donazioni (-94). Saldo anche l’indice donazionale, ovvero il numero di donazioni che mediamente fa un donatore in un anno: 1,99 per gli uomini, 1,35 per le donne.

Grazie a una campagna di promozione mirata a stimolare il dono del plasma, è cresciuto il contributo di Fidas Verona alle donazioni di questo componente del sangue. I donatori dell’associazione, infatti, hanno contribuito alla crescita di queste donazioni con quasi il 60% dell’aumento totale del Dipartimento di Medicina Trasfusionale di Verona (DIMT), diretto dal dott. Giorgio Gandini, riuscendo al contempo a contenere la flessione delle sacche di sangue intero (-94 delle -600 totali).

Sono i numeri diffusi sabato pomeriggio al Centro agroalimentare di Verona, relativi ai 11.571 iscritti a Fidas Verona, associazione che promuove il dono di sangue e plasma tra la popolazione. Un gesto gratuito, solidale e anonimo, che chiunque in buona salute, può fare: basta pesare almeno 50 kg e avere fra i 18 e i 65 anni. La donazione si prenota telefonando al numero verde gratuito 800.310.611 (solo da fisso), allo 0442.622867, al 339.3607451 (cellulare per telefonate/sms) oppure inviando una mail a [email protected].

In apertura della seduta sono state premiate le classi vincitrici del concorso “A scuola di dono”, promosso da Fidas nazionale. Per le primarie si è classificata prima la scuola di Alpo, che ha vinto anche la selezione del concorso di Fidas nazionale; seconda, la 5A della primaria di Salizzole; terza, la 3A della “Salvatore Todaro” di San Martino Buon Albergo. Per le medie, la scuola di Salizzole è stata premiata al primo e secondo posto, con le classi 2H e 2G; terza la scuola di Roverchiara. Per le superiori, tripletta del “Copernico-Pasoli”: prima classificata Chiara Barollo (classe 1CSA); secondo Gregorio Gelmini Matias (classe 1FSA); terza Anna Belloni (classe 1FSA).

Un riconoscimento che premia l’impegno della diffusione della cultura del dono tra i banchi di scuola, affinché bambini e ragazzi associno al concetto di sangue non paure o tabù, ma valori positivi.

«Nel 2024 sono stati 4.441 gli studenti che noi donatori abbiamo incontrato entrando nelle scuole, 150 in più rispetto al 2023 – riferisce Chiara Donadelli, presidente provinciale di Fidas Verona –. Numeri che ci incoraggiano a proseguire con determinazione nell’attività di promozione del dono, portata avanti con instancabile impegno dai nostri volontari, attraverso le attività delle 81 sezioni e del Gruppo Giovani: è grazie a queste persone volonterose se tanti malati, ogni giorno, possono ricevere terapie salvavita. Il sangue non si crea in laboratorio, può essere solo donato: invitiamo chi può ad avvicinarsi a questo gesto, per mettere in circolo la solidarietà».

«Il mondo della donazione è un mondo vivo, che fa il suo dovere costantemente, offrendo giorno per giorno salute e speranza di vita ai malati della nostra provincia e a quelli che vengono da fuori regione per farsi curare nei nostri ospedali – sottolinea il dott. Giorgio Gandini, direttore del Dipartimento di Medicina Trasfusionale di Verona (DIMT) –. L’andamento delle donazioni da qualche anno è in costante lieve calo, fenomeno diffuso a livello regionale e nazionale, che si accompagna a un calo delle trasfusioni di sangue. Sta aumentando la donazione di plasma: Verona è tra i primissimi posti, ma possiamo fare ancora di più; il plasma è fondamentale, perché serve per produrre dei farmaci che si possono ricavare solo da lì. Nel 2024 siamo tornati sopra le 11mila donazioni di plasma, dato che non raggiungevamo dal 2019: un segno positivo che dobbiamo cercare di migliorare ancora».  

All’assemblea provinciale hanno partecipato anche il direttore dell’Uoc di Medicina trasfusionale dell’Ulss 9 Scaligera, dott. Giampaolo Gaiga; i rappresentanti delle associazioni del dono (Asfa, Aido, Adoces e Avis); per Fidas Veneto la presidente Chiara Peron e la vicepresidente Marta Tebaldi; per il Comune di Verona il consigliere Fabio Segattini.