In Lessinia il percorso archeologico "Archeovia di Fraselle"

È stato presentato mercoledì nella Sala Rossa del Palazzo Scaligero, il percorso archeologico "Archeovia di Fraselle", nelle Prealpi venete a cavallo tra il territorio veronese e quello vicentino.
Sono intervenuti: il Presidente della Provincia, Flavio Pasini; la referente scientifica del progetto, professoressa Mara Gioia Migliavacca; la guida ambientale escursionistica, Carolina Sperman; Sara Scalia, divulgatrice; il Sindaco di Selva di Progno, Marco Antonio Cappelletti; la Sindaca di Crespadoro, Elisa Maria Ferrari; l’Assessore alla Cultura di Recoaro Terme, Cristina Camposilvan; il Vicepresidente del Parco Naturale Regionale della Lessinia, Daniele Zivelonghi; per il Dipartimento Culture e Civiltà dell'Università di Verona, la direttrice vicaria Emanuela Gamberoni; per BIMA (bacino imbrifero montano dell’Adige), Massimo Zanga e, per Veneto Agricoltura, Alessandro Campedelli e Giovanni Bertazzon.
Il percorso, riportato in una pubblicazione sia cartacea sia digitale che verrà messa a disposizione on-line nelle prossime settimane anche nei siti dei diversi Comuni aderenti al progetto, si snoda lungo sentieri già esistenti. Le diverse tappe coincidono con i luoghi dei ritrovamenti e i resti di strutture lasciate dall’uomo nell’area di Fraselle e altre zone vicine dove, tra il 2021 e il 2023, si sono svolte ricerche archeologiche condotte dall’Università di Verona nell'ambito del programma Joint Research 2021, promosso dall'Università stessa e dal Parco Regionale della Lessinia.
Il lavoro degli archeologi ha permesso di individuare importanti manufatti risalenti dall’età del Rame (IV-III millennio a.C.) fino all’età moderna (XVI-XVII secolo d.C.). Nell’itinerario completo, percorribile in tre giorni, si possono incontrare resti di strutture come, ad esempio, le tracce di un antico ovile vicino a Malga Fraselle di Sotto. Il percorso, infine, include alcuni contenuti relativi a contrade ormai non più popolate e avamposto del primo conflitto mondiale.
Hanno sostenuto il progetto i Comuni di Selva di Progno, Crespadoro e Recoaro Terme, Veneto Agricoltura e il Bacino Imbrifero Montano dell’Adige – Provincia di Verona.