Giornata mondiale lavaggio mani, come evitare la contaminazione

Ogni oggetto che tocchiamo è contaminato da microrganismi potenzialmente dannosi per la salute. E le mani, se non correttamente lavate, sono il veicolo principale di contagio, soprattutto nei polpastrelli e sotto agli anelli. L’igiene regolare delle mani è fondamentale a casa come in ospedale, per questo ogni anno il 5 maggio l’OMS organizza la “Giornata mondiale del lavaggio mani” per sensibilizzare l’opinione pubblica e ricordarlo al personale sanitario.
Si tratta di un gesto semplice ma sufficiente ad eliminare la maggior parte di microrganismi, che al contrario di quanto si possa pensare non può essere sostituito dall’uso dei guanti. Infatti, il focus 2025 dell’OMS è proprio sull’uso corretto dei guanti anche in ottica di ospedale green che limita la produzione di rifiuto indifferenziato dannoso all’ambiente.
Test lavaggio mani. Stamattina contemporaneamente a Borgo Trento e Borgo Roma erano presenti i punti informativi per testare il corretto lavaggio attraverso il box interattivo, con aree evidenziate da una diversa colorazione dove la pulizia è insufficiente per la persistenza di microrganismi. Inoltre, sono stati resi disponibili video esplicativi, materiale divulgativo e momenti di confronto con il personale sanitario, al fine di approfondire l'importanza dell'igiene delle mani e dissipare eventuali dubbi.
I 5 momenti OMS. Anche nelle strutture sanitarie l’igiene delle mani deve essere una priorità, per garantire la sicurezza dei pazienti e contrastare la diffusione delle malattie infettive. L’Oms ricorda al personale sanitario di lavarsi le mani soprattutto in cinque momenti fondamentali: prima di toccare un paziente, prima di una medicazione o procedura asettica, dopo un rischio di contatto con i fluidi corporei, dopo aver toccato il paziente, dopo aver toccato superfici vicine al paziente.
Come utilizzare correttamente i guanti. La raccomandazione è di utilizzarli in maniera consapevole per ridurre la produzione di rifiuti e lo spreco di risorse. Per questo motivo è stato fornito in dotazione agli ospedali Aoui un contenitore, attraverso il quale i medici potranno avere un riscontro visivo dei rifiuti prodotti, accorgendosi dell’impatto ambientale di un uso eccessivo dei guanti. I guanti vanno utilizzati sempre se si entra in contatto con fluidi biologici effettuando il lavaggio delle mani prima e dopo l’utilizzo, sostituendoli tra un paziente e l’altro. Non servono per misurare la pressione, la temperatura o la frequenza cardiaca, per trasportare il paziente, per scrivere al pc, per distribuire i vassoi o imboccare il paziente. Non vanno utilizzati nemmeno per toccare le maniglie delle porte, viso, capelli o cellulare. Una volta concluso l’utilizzo lo smaltimento deve avvenire nell’indifferenziata, mentre se si è entrati in contatto con fluidi biologici vanno invece buttati nel cestino degli infetti.
Alla presentazione di Borgo Trento erano presenti: Matilde Carlucci direttore sanitario Aoui, dottoresse Francesca Palladini e Gloria Agazzi Direzione medica ospedaliera funzioni igienico sanitarie, dott Daniele Fasan medico Malattie Infettive, dott Emil Tonon specializzando Microbiologia, Maurizio Fattori coordinatore infermieristico Igiene ospedaliera e le infermiere Roberta Testi e Chiara Carlotta Marsotto. Presenti anche specializzandi di dei corsi di laurea di Infermieristica e Tecnici radiologi.
Dott.ssa Carlucci: “Oggi non si tratta di un ‘Giornata’ meramente dimostrativa. Per noi è un’occasione operativa importante che testimonia il costante impegno della nostra Azienda su un tema che richiede di mantenere sempre alta l’attenzione”.
Dott.ssa Palladini: “È fondamentale ricordarsi di lavare sempre le mani prima e dopo un contatto. Lo avevamo imparato con il Covid ma è altrettanto importante rinforzare il concetto. Tutto quello che noi tocchiamo può essere contaminato, e di fatto lo è, quindi dobbiamo evitare la trasmissione. Non occorre avere a casa la strumentazione per verificare la corretta igiene, basta semplicemente utilizzare acqua e sapone, che è già è un'ottima abitudine. Ricordiamoci di passare su tutte le zone delle mani e insistere un po’ di più sui polpastrelli e in generale sulla parte sotto le unghie o sotto anelli e monili, quelle che si contaminano più facilmente”.
Dott Fasan: “L’OMS raccomanda i 5 momenti dell'igiene delle mani, indicazioni da mettere in atto in tutte le occasioni di contatto con i pazienti per la prevenzione delle infezioni correlate all'assistenza. Queste ultime, insieme alla resistenza agli antibiotic,i rappresentano uno dei fardelli principali dei sistemi sanitari”.
Dott Fattori: “L’Azienda ospedaliera si è focalizzata molto in questi ultimi anni su un aspetto fondamentale per la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza, ovvero la formazione sia del personale dipendente sia degli studenti dei vari corsi di laurea, che saranno il futuro della nostra professione. Sulla corretta igiene delle mani, formiamo più di 800 persone l'anno, con focus anche sul corretto utilizzo di guanti, come è stato ribadito dalla campagna internazionale Oms. È dimostrato in letteratura, che l’uso scorretto dei guanti rappresenta circa l’80% di tutti gli errori nell’igiene delle mani in ospedale”.