Rinasce Villa Are, un polo pedagogico e la prima casa di "sgancio"

Approvato dalla giunta il programma di riqualificazione del compendio. Lavori dal 2026 per un costo complessivo di 4 milioni 200 mila euro.
Villa Are rinasce con un polo pedagogico. L’area sulle Torricelle ospiterà infatti un nido integrato e una scuola dell’infanzia, un servizio 0-6 incentrato sulla continuità educativa che pone al centro la natura e l’ambiente, in linea con quanto previsto nel lascito di Achille Forti, di cui la cosiddetta tenuta ‘Le Are’ fa parte.
Sarà uno spazio aperto il più possibile anche alle famiglie, nelle ore pomeridiane, nei fine settimana o durante i periodi di chiusura dei servizi educativi e scolastici, per essere un punto di incontro vissuto e partecipato.
Non solo. Parte degli spazi saranno riservati per la realizzazione della prima cd. ‘casa di sgancio’, alloggi per donne vittime di violenza di genere con figlie e figli, se presenti, che iniziano un percorso di prima autonomia economica e abitativa, perché non necessitano più della protezione nella cd. “casa rifugio”, nella quale vengono protette dopo aver subito violenza.
Oggi al giunta ha approvato l’aggiornamento al piano triennale delle opere pubbliche sulla base del progetto di riqualificazione di Villa Are, degli edifici annessi e dell’area esterna, confermandone anche le destinazioni d’uso. E’ il primo atto in vista dei futuri lavori, l’avvio dell’iter progettuale e amministrativo che porterà a concludere la progettazione entro l’anno, quindi partirà l’ intervento di riqualificazione ed efficientamento dell’edificio centrale e delle barchesse, un intervento unitario i cui lavori saranno divisi in due lotti per un costo complessivo di 4 milioni 200 mila euro.
Il primo lotto (1.700.000 euro), che sarà concluso presumibilmente entro il 2026, riguarda la riqualificazione e l’efficientamento dell’edificio scolastico, degli spazi didattici polifunzionali e degli alloggi. Si interverrà di fatto sulla Villa storica, che ospiterà al piano terra il nido integrato (due gruppi di bambini fino ai 3 anni per un massimo di 18/20) e la scola dell’infanzia che sarà articolata in due sezioni per l’accoglienza di 52 bambini.
Gli spazi e gli alloggi per donne vittime di violenza di genere con figlie e figli saranno al primo e secondo piano: oltre a due monolocali e ad un bilocale ci saranno spazi comuni come la sala da pranzo con angolo cottura nell’ottica di creare uno spazio di condivisione, relazione ed aiuto reciproco, sul modello dell’attuale “casa rifugio” comunale.
Le scuole e gli alloggi avranno ingressi separati sul lato della Villa. L’ingresso principale sarà infatti riservato allo spazio polifunzionale in cui verranno proposti laboratori e attività per i bambini e le bambine della scuole primarie e per le famiglie che frequentare anno l’area nei pomeriggi e nei fine settimana.
I lavori del secondo lotto (2.500.000 euro), in programma nel 2027, saranno finalizzati alla ristrutturazione degli edifici annessi alla Villa. Nelle cosiddette barchesse, nelle quali i primi sopralluoghi hanno fatto rivenire affreschi e dipinti di rilievo storico e artistico, verranno realizzati spazi funzionali e laboratori da poter destinare ad attività legate alla vocazione agricola del sito e della corte rurale oppure proposte da associazioni del territorio.
L’intervento prevede anche la sistemazione e valorizzazione delle aree a verde limitrofe al complesso inserite nell’ampio parco circostante, con la riqualificazione dei percorsi e degli arredi esterni.
“La delibera di oggi pone concretamente le basi per la riqualificazione degli spazi di Villa Are e per la realizzazione di un progetto educativo in favore dei più piccoli e di tutta la città- afferma l’assessora alle Politiche educative Elisa La Paglia-. verrà realizzato un polo educativo zero-6, con nido integrato e scuola dell’infanzia, un progetto educativo basato sulla continuità e sul valore aggiunto della natura in cui si trova Villa Are. L’obiettivo è rendere questi spazi, che necessitano di lavori davvero significativi, aperti a tutta la cittadinanza e in particolare alle famiglie. Da qui la scelta di realizzare uno spazio polifunzionale nella parte centrale della Villa per laboratori e attività di vario tipo. Mi auguro che questo progetto ponga fine ai timori di alcuni genitori che temevano la vendita o il cambio di destinazione d’uso di Villa Are”.
“Con la delibera odierna, la giunta avvia l’iter di attuazione di una specifica linea di mandato e cioè la realizzazione di abitazioni per donne vittime di violenza di genere con figlie e figli minori che, dopo un periodo di protezione assoluta dagli autori della violenza, possono intraprendere un percorso di autonomia abitativa, economica e sociale in alloggi gestiti dai Servizi Antiviolenza del nostro Comune. L’occasione della riqualificazione, anche da un punto di vista di accessibilità, e di efficientamento energetico degli edifici del compendio monumentale di Villa Are, con la realizzazione di un centro educativo in un contesto naturale di grande pregio, ha consentito di ricavare anche tre alloggi per i Servizi Antiviolenza: un monolocale e un bilocale tra il primo e il secondo piano dell’edificio principale con accesso autonomo sul fronte nord-ovest, dotati di spazi comuni, che consentiranno alle madri vittime di violenza con bambini e bambine di condividere momenti di vita quotidiana, collaborando nell’accudimento della prole e nelle gestione del tempo dedicato alle rispettive attività lavorative. Un luogo di grande bellezza dove queste persone possono riprendere con serenità il loro percorso di vita”.