Attualità di Redazione , 02/04/2025 10:30

Dalla Marangona alla Strada di Gronda: assemblea pubblica partecipata in 4° Circoscrizione

Marangona
Marangona

Assemblea pubblica molto partecipata in 4° Circoscrizione promossa dai consiglieri comunali, per un nuovo confronto sui temi significativi che interessano il territorio: dalla Marangona, alla Strada di Gronda, passando per i numerosi interventi su strade e aree verdi. Il consigliere Lorenzo Didonè, Lista Damiano Tommasi, ha introdotto l’incontro ringraziando la Giunta per la presenza all’incontro, ricordando che tutte le attività predisposte sono pensate per la rigenerazione del territorio e della vivibilità delle persone che lo abitano. Presenti all'incontro anche i rappresentanti del comitato Veronasud che hanno manifestato le loro perplessità sul progetto della strada di Gronda. Un pubblico molto attento, in ascolto che ha più volte ringraziato l'amministrazione per rendersi disponibile al confronto diretto. Tante le domande. Applauso finale per l'intervento conclusivo del Sindaco

Dopo il saluto del presidente della 4^ Circoscrizione, Alberto Padovani, la vicesindaca, assessora alla Pianificazione Urbanistica e al Patrimonio, Barbara Bissoli, ha aperto la serie di interventi dell’amministrazione sulle azioni e interventi in corso o in programma per migliorare la qualità della vita di cittadine e cittadini dell’area di Verona Sud compresa tra Zai, Golosine e Santa Lucia.

“In relazione alla Marangona, nella revisione del Masterplan presentato al Comune il 5 giugno scorso – illustra la vicesindaca Bissoli - l’esigenza che abbiamo espresso al Consorzio ZAI è quella di traguardare quest’ambito alla luce del telaio ecologico - ambientale e storico – culturale che completa il Documento Preliminare del nuovo PAT, per farne un’occasione di sviluppo strategico lungo la Cintura dei Forti: come ricorderete questo telaio si basa sulla lettura del contesto esistente, individua il sistema degli spazi aperti, costituisce la rete delle infrastrutture verdi e blu alla scala urbana e territoriale e identifica le potenzialità di ricucitura in chiave strategica. Nella nostra visione, che abbiamo rappresentato al Consorzio Zai, la Marangona è un’occasione importante per attuare le strategie del PAT e cioè, in particolare, “creare natura” lungo la Cintura dei Forti e una risposta ai temi di dotazione di verde fruibile per la Zai storica e per il quartiere di Santa Lucia, oltre che uno spazio pubblico per una nuova urbanità e un sistema insediativo – infrastrutturale di connessione con il centro cittadino di Verona e l’area sovracomunale”.

Che fretta c’era di intervenire sulla Marangona, chiede qualcuno dal pubblico?

“Nessuna fretta – chiarisce la Vicesindaca – bensì, come ribadito in più occasioni,   l’esigenza, non procrastinabile, di concludere un percorso di pianificazione avviato da molto tempo in relazione all’area di sviluppo del Quadrante Europa in chiave di innovazione tecnologica e di ricerca scientifica (che è il nucleo fondamentale del Piano d’Area Quadrante Europa regionale - PAQE), guidando però questo processo verso uno sviluppo di Verona coerente con la transizione ecologica e la valorizzazione ecosistemica del territorio, e con il suo ineludibile ruolo di crocevia intermodale transeuropeo”.

Prosegue la Vicesindaca illustrando come, in veste di assessora al Patrimonio sta proseguendo il dialogo con le Società del gruppo RFI per l'acquisizione dell'area di sedime della pista ciclabile che attraversa il quartiere di Golosine e Santa Lucia, la cosiddetta “vecchia ferrovia”: una ciclabile lunga circa 1.300 metri con una superficie complessiva di quasi di oltre 26.000 metri quadri, che si dipana tra via Carlo Alberto della Chiese e via Torricelli. A quest’area si sta valutando di aggiungere anche altre due aree verdi attraversate dalla ciclabile, una in via Isarco di circa 3.500 metri quadri e una in via Serchio di circa 2.700 metri quadri, oltre che ottenere la disponibilità dell’area scoperta in Contrada Polese.

La rigenerazione urbana della Zai storica – allo studio nella variante generale al PAT - nell’intenzione dell’Amministrazione significa anche creazione di verde pubblico nell’area del Cattolica Center di via Germania sui cui insistono edifici produttivi del ‘900 in disuso che presentano elementi valutati come significativi e, quindi, da tutelare come patrimonio di archeologia industriale nell’ambito della Variante al PAT di adeguamento agli strumenti territoriali di rango superiore (PTCP e PTRC). “Mi riferisco all’involucro esterno del magazzino della centrale ricambi, costruito nel 1965 su progetto dell’ingegnere Tagliaventi e relativo binario ferroviario interno. Vi è poi l’intero edificio della centrale termo-frigorifera, costruita nel 1973, caratterizzata da una particolarissima conformazione architettonica che pone al centro della visuale prospettica la canna fumaria cilindrica. Stiamo dialogando con la proprietà - ha aggiunto Bissoli - che sta per presentare una proposta di riqualificazione dell’area che dovrebbe prevede - come ho richiesto - di destinare a verde pubblico 19mila metri quadrati dell'area non edificata situata verso il quartiere residenziale”.

Molta attenzione per le aree verdi, la sistemazione di strade e marciapiedi, i servizi all’insegna di una sempre maggior vivibilità dei quartieri l’ha espressa l’assessore alle strade e al decentramento, Federico Benini che ha spiegato come il Comune, di fronte a risorse limitate e un numero di chilometri di strade e parchi, molto superiore alla media di grandi città come Milano, abbia imboccato la strada della collaborazione pubblico-privato. “Alle Golosine, tra le Golosine e Santa Lucia, - ha spiegato Benini - è nata la prima area verde attrezzata tra via Bacchiglione e via Po: un'area malfrequentata che è stata riqualificata, con arredo urbano e illuminazione, a costo zero grazie alla sponsorizzazione da parte di un’azienda privata. A Forte Gisella, l'anno scorso, abbiamo messo a dimora 1.200 piante, grazie ad un’altra sponsorizzazione. Tra gli interventi segnalo anche le attrezzature nei parchi giochi, in piazzale Brodolini e nel parco giochi di via Murari Brà”.

L’assessore alla Mobilità e coordinamento delle opere complesse, Tommaso Ferrari, ha aggiunto che le iniziative viabilistiche dell'amministrazione così come le grandi infrastrutture sono parte di una complessiva strategia di pianificazione della mobilità e dello sviluppo del territorio. “La strada di gronda consente, in continuità con la Variante alla SS 12, un bypass dei quartieri – ha sottolineato Ferrari - che ad oggi subiscono un forte traffico di attraversamento.  Assieme a questo intervento, per migliorare la qualità della vita nei nostri quartieri è necessario agire parallelamente, sia sul potenziamento del trasporto pubblico locale e del trasporto rapido di massa, che sull'incremento della ciclabilità. Parteciperemo al bando del Ministero delle Infrastrutture sul trasporto rapido di massa, con un progetto di prolungamento della filovia da Viale Piave alla frazione di Madonna di Dossobuono, attraversando la Quarta circoscrizione. Inoltre abbiamo finanziato e realizzeremo tra quest'anno e l'anno prossimo, 25 km di piste ciclabili come, ad esempio, quella da via Po a via Legnago.  Verona ha bisogno di progettare e realizzare infrastrutture che mancano".

Una città a misura di persona si valuta anche dai servizi destinati alla didattica e ai più piccoli. Come ha chiosato l’assessora alle politiche scolastiche e alla salute, Elisa La Paglia, “abbiamo sviluppato l’offerta delle biblioteche di Golosine e Santa Lucia, ristrutturando spazi, ampliandoli e aumentando anche gli orari e le attività collegate alla lettura. Con l’assessorato alle Politiche giovanili si stanno sviluppando i gruppi di lettura e moltissime attività rivolte ai più giovani. Sul tema salute, intendiamo riportare i servizi sanitari negli spazi di via Valeggio: stiamo dialogando con tutti gli attori coinvolti. Sono già, inoltre, una realtà i Percorsi di Ben-essere, sviluppati con la Consigliera Anna Maria Molino, rappresentante del Comune nella rete delle Città sane Oms. Stiamo offrendo a tutti i bambini/e di prima elementare della città uno screening sui disturbi di apprendimento e il potenziamento di logopedia in collaborazione con Ulss9 e Rotary. Hanno aderito anche gli Istituti Comprensivi 5 e 12 nel progetto “La scuola a tavola” di educazione alimentare degli studenti delle primarie, dei genitori e degli insegnanti per migliorare gli stili di vita dei piccoli e piccole e ridurre gli scarti di cibo nelle mense scolastiche. L'Ic12 ha anche partecipato ai patti educativi territoriali”.

E’ stato invece un intervento a tutto campo quello del Sindaco, Damiano Tommasi, che ha fatto sintesi dello sforzo dell’Amministrazione per migliorare la vivibilità della città e della 4^ Circoscrizione. “Verona ha 258.000 abitanti. Stasera ho sentito molti dubbi su come si realizzerà la progettualità alla Marangona, ma ho rilevato uno scarso interesse sulla raccolta dei rifiuti, un tema su cui c’è molto da fare a Verona visto che siamo ancora sotto una percentuale di differenziata del 50%. C’è chi commenta, chi protesta… altri devono scegliere. Sono consapevole che non tutte le scelte che, come amministrazione, condividiamo per alcuni possano essere le migliori. Posso garantire, però, che la mia squadra di assessori che oggi ha la responsabilità di scegliere, le scelte le sta facendo e non si nasconde dietro a motivazioni elettorali. Perché c’è fretta nell’affrontare il tema Marangona? Non c’è fretta di per sé, c’era l’urgenza di scegliere perché non fosse qualcun altro poi a scegliere un tutt'altro percorso. Siamo una città di rilievo – ha proseguito il Primo cittadino - con infrastrutture importanti e attrattività altrettanto degna di nota: la fiera, l’interporto, il vino. Questo significa anche traffico e traffico pesante. Purtroppo, bisogna contemperare le esigenze di tutti. Ascoltiamo i bisogni e le istanze dei quartieri, ne prendiamo nota, ma le decisioni, anche scomode, le dobbiamo prendere proprio per divenire la città che vogliamo essere. Non so dire se stiamo facendo bene, ma senz’altro stiamo agendo al meglio delle nostre possibilità, questo posso garantirlo. Le grandi opere, importanti per tutta la città, si realizzano con tre elementi che hanno pari dignità: le risorse e la progettualità, chi prende le decisioni e mette a terra la progettualità e chi porta pazienza e cambia abitudini per permettere che queste opere si concretizzino. L’impegno richiesto alla cittadinanza è pari a quello di chi le deve finalizzare le grandi opere ed è tanto importante quanto quello dell'impegno che sta alla base della scelta politica di mettere in campo tali progettualità”.