Attualità di Redazione , 01/04/2025 7:00

Attesa per il Vinitaly: a una settimana dall'evento l'occupazione in struttura sale al 90%

Calici vino

La 57^ edizione di Vinitaly, il salone internazionale di vini e distillati, apre le porte a nuove tematiche e si conferma il baricentro del vino italiano. Da domenica 6 a mercoledì 9 aprile, il quartiere espositivo di Veronafiere registrerà circa 4.000 aziende all’interno dei 18 padiglioni, ospitando operatori dall’Italia e da 140 nazioni.

La manifestazione si configura come la principale realtà di settore rivolta agli operatori business sui mercati internazionali. Si attende così un contingente di 30mila buyers esteri, di provenienza anche statunitense, per partecipare all’intenso calendario di eventi dedicati al mondo enologico. Tra gli appuntamenti in programma: degustazioni guidate, conferenze, wine talk, workshop e incontri B2B per rafforzare a livello globale la competitività del settore enologico.

Uno degli obiettivi in primo piano è la promozione a livello globale al fianco delle istituzioni, per sostenere la competitività settoriale e rappresentare il Vinitaly come il punto di riferimento del vino italiano sui principali mercati target. Tra le novità, nasce il Vinitaly Tourism, una giornata di incontri diretta agli operatori turistici per favorire il legame tra esperienze innovative e turismo.

Con uno sguardo ai dati, la percentuale di occupazione acquisita sta registrando un incremento già a ridosso delle date di inizio manifestazione. Ipotizzando che si tratti per lo più di operatori, ciò dimostra l’anticipo con cui i visitatori stiano prenotando per assicurarsi un alloggio. Difatti, secondo le stime estrapolate dalla piattaforma HBenchmark al giorno odierno di lunedì 31 marzo 2025, per il periodo compreso tra giovedì 3 e mercoledì 9 aprile, si è raggiunta a Verona un’occupazione media del 75%.

A ridosso dell’evento, la pressione della domanda per la città di Verona negli ultimi 15 giorni è stata complessivamente di 12 punti percentuale, vedendo una maggiore una pressione della domanda maggiore nelle strutture della provincia con circa 15 punti percentuale. Ad oggi, in data 7 aprile, sia le zone di Verona città sia la provincia sfiorano o superano il 90% dell’occupazione, posizionandosi come data di maggiore afflusso. Per quanto riguarda i prezzi, il valore medio di una camera a Verona si attesta a 209€, mentre la provincia scende a 166€. Il centro storico invece ammonta al 72% di prenotazioni acquisite con un costo medio di 279€.

Maurizio Russo, Presidente di Federalberghi Verona, precisa: “L’alta richiesta della provincia negli ultimi 15 giorni è sicuramente dovuta alla saturazione della città e dalle tariffe più economiche. Infatti, molte camere disponibili fino a 15 giorni fa in provincia, sono state occupate abbassando il minum stay.”

Complessivamente, il campione corrente di cui l’Osservatorio Turistico Verona Garda dispone grazie alla collaborazione con HBenchmark per Verona ammonta a 42 strutture di cui 1 in No-Star, 2 in 2*, 16 in 3*, 1 in 3*S, 18 in 4*, 4 in 4*S, per un totale di 2686 camere disponibili. Nel dettaglio, il campione preso in analisi vede 24 strutture del centro storico di Verona di cui 1 in No-Star, 2 in 2*, 10 in 3*, 1 in 3*S, 7 in 4*, 3 in 4*S, per un totale di 1.261 camere disponibili; nella zona di Verona

Provincia (ad esclusione OGD Lago) sono 18 le strutture campione, di cui 6 in 3*, 11 in 4*, 1 in 4*S, per un totale di 1.425 camere disponibili. Relativamente all’occupazione in extra alberghiero, la piattaforma Lighthouse riporta che, tra le date in analisi da sabato 5 a martedì 8 marzo, il dato odierno al 31 marzo 2025 per Verona compresa di centro storico e fuori dalle mura si aggira al 70%, con picchi di quasi 75% nella giornata di domenica 6 aprile.

Ad esclusione dell’OGD Lago di Garda Veneto, la provincia di Verona registra un’occupazione acquisita in strutture ricettive extra alberghiero del 46% con un picco di oltre 50% nella giornata di domenica 6 aprile.

Paolo Artelio, Presidente Destination Verona & Garda Foundation, dichiara: “A livello di strategia, l’enoturismo rappresenta un prodotto turistico fondamentale nel Piano Strategico. Grazie al lavoro svolto nell’ultimo anno insieme ai comuni soci della Fondazione e agli operatori del settore siamo riusciti a mappare e a includere nel catalogo ufficiale di destinazione più di 100 esperienze legate al mondo del vino. La grande sinergia e l’impegno compiuti ci hanno permesso e continuano a permetterci di lavorare sempre di più per offrire un ventaglio di attività enoturistiche a partenza garantita, ovvero quello che oggi il turista richiede al suo arrivo in città, soprattutto in occasione di manifestazioni di grande portata come quella del Vinitaly”.