Attualità di Redazione , 30/04/2025 14:15

Arena: "Appartamenti al posto dei negozi, scelta dannosa per il centro storico, serve confronto"

Paolo Arena
Paolo Arena

"La possibilità di trasformare le destinazioni d'uso commerciale in residenziale prevista dal nuovo regolamento edilizio comunale varato dalla Giunta di Palazzo Barbieri, aprirebbe a situazioni potenzialmente devastanti soprattutto per il centro storico, con ulteriore proliferazione di affitti brevi a discapito della vivibilità". Lo dichiara Paolo Arena, presidente di Confcommercio Verona.

"Le norme approvate esplicano meglio concetti già presenti nell’attuale dispositivo regolamentare mettendo a nudo una politica potenzialmente deleteria per il commercio e per le imprese, senza che ci sia stato confronto né approfondimento su questo tema di grande importanza in prospettiva futura”, prosegue Arena.

“Spiace constatare - aggiunge  il presidente di Confcommercio Verona - come anche in questa occasione sia stato completamente escluso il confronto con le categorie  da parte di chi sostiene ogni giorno la ‘partecipazione’ come metodo. E invece ancora una volta abbiamo appreso dai giornali”.

“Nella revisione - continua Arena - ci avrebbe fatto piacere proporre l'introduzione di una categoria funzionale ricettiva per attività locate per finalità turistica o destinate a locazioni brevi, sulla scorta di quanto fatto dal Comune di Bologna quale contributo a un riequilibrio tra residenziale e turistico… Ma sarà per un 'altra volta!”

“Nel documento che definisce le nuove linee del PAT si parla apertamente di squilibrio tra turisti e residenti: questo provvedimento potrebbe aumentare ancor di più il divario con ripercussioni negative sul commerciale, accelerando i processi  di desertificazione già in atto”.

“Se molti locali sono sfitti - conclude il presidente di Confcommercio Verona - è anche a causa dei costi di locazione elevati e perché il centro è ormai svuotato di residenti e professionisti. Servirebbero politiche di sostegno, non ulteriori misure destinate ad alimentare un ulteriore impoverimento del tessuto residenziale, con ripercussioni di carattere sociale. Questo provvedimento, a nostro avviso, potrebbe far crescere ulteriormente i costi di locazione degli spazi residui, influenzando negativamente la voglia di fare impresa. Nonostante tutto,  siamo sempre disponibili a un confronto fattivo”.