Attualità di Redazione , 30/04/2025 9:00

Approvata dalla Giunta la modifica del regolamento edilizio comunale

Condono edilizio

Massima attenzione all’abbattimento delle barriere architettoniche e alla sostenibilità energetica nell’ambito dell’edilizia privata e di opere di urbanizzazione primaria e secondaria eventualmente collegate. Sono questi alcuni degli indirizzi politici tenuti in considerazione nelle stesura delle recenti modifiche adottate al Regolamento Edilizio Comunale – REC, proposto dalla Giunta e sottoposto alla competente Commissione consiliare in vista dell'approvazione da parte del Consiglio comunale.

A distanza di quasi quattro anni dalla sua approvazione, il Comune di Verona sta così mettendo mano al  REC, datato luglio 2021, effettuando una revisione generale dei contenuti, che raccoglie anche i suggerimenti e gli apporti collaborativi provenienti dalle diverse categorie professionali e organizzazioni tecnico-economiche operanti sul territorio, che partecipano al Tavolo Tecnico Permanente istituito presso il Comune di Verona.

Modifiche divenute necessarie in buona parte nell’ambito di una revisione che riguarda sia l’adeguamento alle più recenti novità normative e discipline amministrative (Piano di Gestione Rischio Alluvioni - PGRA, Piano Strategico di Transizione Ecologica - PSTE, Piano dell’Illuminazione per il Contenimento dell’Inquinamento Luminoso - PICIL, ecc), sia il miglioramento dell’operatività e della chiarezza applicativa.

Le disposizioni per il superamento delle barriere architettoniche, in particolare, sono state integrate richiamando - con riferimento ad eventuali opere di urbanizzazione primarie e secondarie da realizzarsi in occasione di interventi edilizi - le Linee guida per la redazione dei PUA, emanate dalla competente Direzione comunale e i criteri di progettazione e gli esempi di soluzione del Piano per l'Eliminazione delle Barriere Architettoniche - PEBA, oltre ai criteri di progettazione della recente norma UNI  EN 17210 che descrive i requisiti minimi funzionali di base e le raccomandazioni per realizzare ambienti accessibili e usabili   secondo   l’approccio   “Design   for   All”/“Universal  Design”, studiato per promuovere un utilizzo equo e sicuro degli edifici e degli spazi da parte del maggior numero di persone.

La norma UNI  EN 17210 si caratterizza per sette requisiti funzionali di accessibilità e fruibilità caratteristici dell’approccio del "Design for all": equità, consistente nella progettazione per tutti, a prescindere dalla condizione disabilitante; flessibilità, consistente nella capacità di adattarsi alle diverse condizioni disabilitanti; semplicità e intuitività, consistente nella facilità di comprensione, indipendentemente dall’esperienza dell’utente, dalla sua conoscenza, dalle sue capacità linguistiche o dal suo livello di concentrazione; percettibilità delle informazioni, consistente nell’efficace comunicazione delle informazioni necessarie all’utente, indipendentemente dalle condizioni ambientali o dalle capacità sensoriali; tolleranza all’errore, consistente nella minimizzazione dei pericoli e delle conseguenze avverse di azioni accidentali o non volute; contenimento dello sforzo fisico, consistente nell’utilizzo in modo efficiente, confortevole e con minima fatica; misure e spazi per l’avvicinamento e l’uso, consistente nel rendere lo spazio facilmente fruibile indipendentemente dalle dimensioni del corpo dell’utente, della postura e dalla mobilità.

Per promuovere interventi di sostenibilità energetico ambientale degli edifici, inoltre, sono state introdotte nuove misure incentivanti attraverso riduzioni del contributo di costruzione per interventi che utilizzano, ad esempio, fonti rinnovabili in misura sensibilmente superiore alle soglie previste o che utilizzano il recupero delle acque meteoriche per uso domestico o che si caratterizzano per la dotazione di un sistema di riscaldamento ed energetico senza l'utilizzo di combustibili fossili, mentre, al fine di ridurre il consumo di acqua potabile, è stato introdotto l'obbligo per le nuove costruzioni e le ristrutturazioni cd. pesanti di realizzare vasche di recupero delle acque meteoriche per l'irrigazione del verde pertinenziale e per la pulizia delle aree pavimentate.

Tra le altre, grazie ad una specifica interlocuzione con l'ULSS 9, si sono specificate le preesistenti disposizioni che regolamentano il cambio di destinazione d'uso delle unità immobiliari al piano terra verso la destinazione d'uso residenziale, precisando quali siano gli elementi prestazioni favorevoli al cambio d'uso - in caso non sia dimostrata la preesistenza abitativa - con riferimento a privacy, affaccio su strade a basso impatto acustico/atmosferico e luce naturale, ribadendo che il parere favorevole dell'ULSS può derogare a detti elementi prestazionali.

"Il Tavolo Tecnico Permanente, istituito dalla precedente amministrazione comunale - chiarisce la vicesindaca e assessora all'Edilizia Privata, Barbara Bissoli - rappresenta una stabile, importante occasione di confronto tra assessorato all'Edilizia Privata, Dirigente e uffici della Direzione SUEP/SUAP - a cui va il mio sentito ringraziamento per l'intenso lavoro svolto anche in questa occasione - e le pubbliche amministrazioni e le associazioni delle categorie produttive coinvolte nell'attività edilizia: quotidianamente ci relazionano con norme, discipline e giurisprudenza amministrativa e ordinaria in continua evoluzione; si rende necessario avere a livello locale strumenti quanto più condivisi e improntati alla massima chiarezza, alla semplificazione e all'acquisita consapevolezza che la rigenerazione urbana può essere attuata anche con interventi edilizi improntati alla sostenibilità ecologica e alla più ampia accessibilità e fruibilità degli edifici e degli spazi privati e pubblici".