Attualità di Redazione , 29/04/2025 9:43

Primo Maggio a Verona: Cgil, Cisl, Uil uniti per un lavoro sicuro

Primo Maggio a Verona
Primo Maggio a Verona

Giovedì 1° maggio 2025 a partire dalle ore 10.00 Cgil, Cisl, Uil Verona saranno in piazza dei Signori a Verona con lavoratrici e lavoratori, delegate e delegati, pensionate e pensionati per festeggiare questo Primo Maggio che il Sindacato italiano dedica al tema della sicurezza del lavoro. Sicurezza intesa come preservazione dall’incolumità fisica rispetto alla tragica serie di infortuni, spesso, mortali, che ancora insanguinano il Paese e i nostri territorio in particolare. Ma sicurezza intesa anche come stabilità del posto di lavoro, condizione necessaria di un modello di sviluppo equo che non lasci nessuno indietro, e come possibilità di difendere i propri diritti, che nei luoghi di lavoro si esercitano primariamente con la contrattazione collettiva. Interverranno i Segretari Generali di Cgil Verona Francesca Tornieri, di Cisl Verona Giampaolo Veghini e il Coordinatore Uil Veneto Verona Giuseppe Bozzini. Vi sarà anche un intrattenimento musicale affidato al trio Elephant .

Sul primo tema, nonostante un lieve miglioramento e le molte iniziative, va rimarcato che il territorio veronese è stabilmente da anni maglia nera di infortuni mortali all’interno di una regione che presenta a sua volta tra i numeri più alti del Paese, come confermano anche le denunce all’Inail nei primi due mesi del  2025:  in Veneto  sono già15 infortuni mortali; 10.793 quelli non mortali, e 946 denunce di malattia professionale. Malgrado gli sforzi e la lieve tendenza alla flessione ( dovuta anche alla congiuntura economica poco favorevole) siamo ben lungi dal vede la luce in fondo al tunnel dei circa 15 mila infortuni che si verificano ogni anno nella provincia scaligera con una media di quasi due morti al mese. Un contributo di sangue inaccettabile. Dobbiamo spezzare il binomio sviluppo/infortuni. L’auspicio, per il Sindacato da sempre in prima linea sul fronte della diffusione della cultura della sicurezza sul lavoro, è quello di arrivare a costruire un solido sistema di prevenzione degli infortuni, fatto di formazione, mezzi-risorse, controlli.

Come organizzazioni sindacali poniamo unitariamente il tema della sicurezza e della qualità del lavoro, che vuol dire transitare ad un sistema produttivo che valorizza imprese e lavoratori ponendosi come competitore nella fasce alte del mercato. Ad oggi nel Paese sono quasi sei  milioni le lavoratrici e i lavoratori in attesa di rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Tra i contratti chiusi, gli aumenti salariali  hanno consentito di recuperare una parte consistente dell’inflazione cumulata negli ultimi anni, ma anche il pubblico deve fare la sua parte mettendo a disposizione di cittadine e cittadine, lavoratrici e lavoratori servizi di qualità a partire da quelli socio-sanitari.
La libertà economica e‘ una precondizione per la vita delle persone in una società liberale e quindi serve una redistribuzione del reddito per un benessere inclusivo che non sia  privilegio di pochi.