Attualità di Redazione , 25/04/2025 8:30

Coldiretti Verona: Pesca, con il registro dei professionisti più legalità sul Garda

Pescatori
Pescatori

La giunta regionale del Veneto ha fissato per il prossimo 8 maggio il termine ultimo per la presentazione delle istanze di iscrizione al Registro dei pescatori professionisti autorizzati nella sponda veneta del Lago di Garda stabilendo anche il numero massimo di operatori consentiti.

“Si tratta di un passo in avanti verso una gestione più oculata dell’attività ittica del nostro lago – interviene Alex Vantini, presidente di Coldiretti Verona – e l’impegno a normare l’attività della pesca disincentivando quelle che non rientrano in ambito professionale ma che vorrebbero trarre gli stessi vantaggi di chi è in regola, non può che ricevere il nostro plauso”.

L’Organizzazione agricola promuove la pesca sostenibile come strumento di valorizzazione del territorio, auspicando pratiche rispettose dell'ambiente che consentano anche lo sviluppo economico della comunità che vi opera.

In questo filone si inserisce l’impegno a far riconoscere il Coregone come specie parautoctona del Lago di Garda come preannunciato dal Governo in seguito alla visita del Ministro Pichetto Fratin nella sede di Coldiretti Verona il 3 febbraio scorso.

Coldiretti da sempre infatti sostiene la necessità di togliere la deroga per l’immissione del Lavarello, unica specie a rappresentare un vero interesse economico per il nostro Lago, anche nella logica di far rinascere il settore rendendolo interessante anche dal punto di vista turistico.

“In quella occasione – ricorda Vantini - il Ministro si era dimostrato attento alle esigenze dei nostri pescatori intuendo l’urgenza di un provvedimento che attendevamo ormai da tre anni. Il coregone è parte integrante della nostra identità territoriale e della tradizione culinaria del Garda. La sua scomparsa avrebbe ripercussioni significative sia sul piano economico che culturale. Siamo quindi grati a lui e a chi si è adoperato fin qui per raggiungere questo risultato”.

Tornando al registro dei pescatori professionisti, interviene Giuseppe De Paoli, responsabile settore economico di Coldiretti Verona sottolineando quanto sia “fondamentale che le decisioni in materia ambientale siano basate su evidenze scientifiche e tengano conto delle esigenze delle comunità locali come quella di attivare una normativa che regolamenti l’attività di coloro che vivono di pesca. La collaborazione tra le istituzioni è un passo importante verso la tutela del nostro ecosistema lacustre”.

“Coldiretti – continua De Paoli - è impegnata a trovare soluzioni che diano prospettive al settore ittico gardesano promuovendo percorsi di tracciabilità e trasparenza in sinergia con gli enti preposti. Per esempio stiamo collaborando con il Dipartimento di prevenzione – Servizio di Igiene degli alimenti di origine animale dell’Ulss9 per un progetto rivolto alle amministrazioni locali affinché recepiscano l’urgenza di creare dei punti di sbarco, necessari per garantire la massima salubrità del pescato”.

“Investire nella pesca sostenibile significa investire nel futuro del Lago di Garda. È nostro dovere preservare questo patrimonio per le generazioni future” chiosa Vantini.