Trasporti e inclusività, Ambrosi (FdI): "L’accessibilità delle stazioni deve diventare priorità"

“Ogni giorno, migliaia di cittadini – tra cui persone con disabilità, anziani e famiglie con bambini – si trovano ad affrontare disagi inaccettabili a causa della mancanza di ascensori, montacarichi o percorsi adeguati all’interno delle stazioni ferroviarie. Non si tratta solo di un problema logistico o tecnico, ma di una questione di diritti, di giustizia sociale, di pari opportunità”, ha dichiarato Alessia Ambrosi deputata di Fratelli D’Italia.
“Le stazioni ferroviarie rappresentano il primo punto di contatto tra i cittadini e la rete dei trasporti. Renderle accessibili significa molto più che realizzare un’infrastruttura moderna: vuol dire costruire un Paese più inclusivo, capace di ascoltare, accogliere e tutelare tutti, a partire dai più fragili. Una stazione accessibile non è soltanto un miglioramento funzionale: è il simbolo concreto di un’Italia che si prende cura dei suoi cittadini e che non lascia nessuno indietro. Per questo motivo, ho presentato un’interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e alla Ministra per le Disabilità, chiedendo una mappatura nazionale delle stazioni ferroviarie ancora sprovviste di ascensori o montacarichi. Ho voluto porre l’attenzione in particolare sulla stazione di Domegliara-Sant’Ambrogio (Verona), che considero un esempio emblematico. Si tratta di uno snodo cruciale che collega la provincia autonoma di Trento alla città di Verona, servendo un’area vasta e strategica: la Valpolicella e la sponda veronese del Lago di Garda, territori a forte vocazione turistica, agricola e commerciale”, ha aggiunto la deputata.
"L’assenza di accessibilità in questa stazione non limita solo la mobilità quotidiana dei residenti, ma ostacola anche il turismo, penalizza le famiglie e danneggia lo sviluppo economico di tutto il territorio. Una realtà così centrale e dinamica non può più essere ignorata.
Nello specifico, ho chiesto al Governo: quante stazioni ferroviarie in Italia siano ancora sprovviste di ascensori o montacarichi, creando gravi disagi a persone con disabilità, anziani, famiglie con passeggini e viaggiatori con esigenze specifiche; quali misure siano previste per migliorare l’accessibilità delle stazioni, con particolare attenzione a quelle situate in aree turistiche e interne, come la Valpolicella; se esista un piano specifico per la stazione di Domegliara-Sant’Ambrogio e quali siano i tempi previsti per gli interventi; quali siano gli interventi programmati a livello nazionale per garantire una piena accessibilità delle stazioni ferroviarie e in quali tempistiche.
Credo fermamente che le infrastrutture pubbliche debbano essere il primo esempio concreto di inclusività. Come parlamentare, considero mio dovere vigilare, sollecitare e agire affinché l’accessibilità diventi una realtà e non resti una promessa.
L’Italia ha tutte le risorse e le capacità per dimostrare che questo è un tema prioritario. E io continuerò a battermi perché nessuno debba più sentirsi escluso, neanche nel semplice gesto di salire su un treno. Perché garantire l’accesso a tutti non è solo una questione di mobilità: è una questione di rispetto, di dignità, di civiltà.È il segno di una nazione che sa guardare negli occhi i suoi cittadini, che non lascia indietro chi è più fragile, ma che anzi ne fa la misura della propria forza democratica.Voglio un’Italia che non chieda “chi sei” prima di offrirti un servizio pubblico, ma che risponda con i fatti al bisogno di equità e inclusione. Un’Italia dove ogni stazione aperta e accessibile diventi la porta d’ingresso verso una società davvero più giusta, più moderna, più umana", ha concluso Ambrosi.